Category:Galilea (ship, 1918)

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Italiano: La Galilea era una nave passeggeri della Adriatica Società Anonima di Navigazione con uffici a Venezia e Trieste. Costruita dai cantieri San Rocco di Trieste nel 1918 con il nome Pilsa, fu venduta alla compagnia Triestina nel 1935 e ribattezzata Galilea. Affondò a circa 32 miglia al largo di Preveza fra le 23,45 del 28 marzo e le 03,50 del 29 marzo 1942 colpita dal sommergibile inglese HMS Proteus comandato dal Lt.Cmd. Phillip Steward Francis.[1]. Dei 1.275 uomini imbarcati, compresi Carabinieri, uomini dei Reparti reggimentali, personale del Servizio Sanitario, fu possibile salvarne solo 284. Il “Gemona” perse 21 Ufficiali, 18 Sottoufficiali e 612 Alpini.[2]

Note[edit]

  1. Uno di questi viaggi di miseria e morte cominciò al Pireo, per poi continuare via Lutraki fino a Corinto. Qui la nave Galilea lasciò il porto la sera del 27 marzo, 1942 in convoglio con le navi Crispi e Viminale. Nelle vicinanze di Patrasso, al convoglio si aggiunsero i piroscafi Piemonte, Ardenza e Italia. Il convoglio lasciò Patrasso alle 13:00 del 28 marzo scortato dalla Nave Ausiliaria Città di Napoli, al comando del Capitano di Fregata Ciani, il cacciatorpediniere Sebenico e le torpediniere San Martino, Castelfidardo, Mosto e Bassini. La Regia Aeronautica si occupò della ricognizione aerea difendendo il convoglio con dei caccia fino all’imbrunire. La navigazione proseguì regolarmente nonostante le frequenti e ritmiche esplosioni di bombe di profondità. Alle ore 18,30, il convoglio passò Capo Ducati mentre il tempo cominciava a peggiorare con l’aumento della pioggia e banchi di foschia marina. Alle 19:00, le navi lasciarono la formazione in linea di fila e si divisero in due righe con la Viminale di testa a dritta e la Galilea a sinistra e circa 600 metri l’una dall’altra. Malgrado il convoglio fosse nella più completa oscurità , questi divenne preda del sommergibile inglese HMS Proteus comandato dal Lt.Cmd. Phillip Steward Francis. Questa unità aveva lasciato Alessandria il 12 marzo per una missione di perlustrazione nel golfo di Taranto. Alla fine di questa missione, senza aver avuto risultati di rilievo, l’unità fu trasferita nello stretto d’Otranto dove affondò la Galilea.
    Fonte:Regia Marina Italiana - Cristiano D'Adamo 28 marzo, 1942}}
  2. Fonte: Gualtiero Alberghino l’affondamento della Galilea Storia e memoria pag.14

Bibliografia[edit]

Franco Prevato Piroscafo Galilea

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