User:OTANER

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Renato De Paoli, ( Renè da Sparè) ha collaborato con numerosi professionisti dell'architettura in primis con lo studio De Paoli con il quale è cresciuto e poi nell'Urbanistica, dell'Ingegneria, quali, Arch. Grella, Arch. Bolla docente IUAV Venezia, si è specializzato in restauro architettonico nel 1987/1988 a Vicenza sotto la guida dell'Architetto Steccati, del prof. Franco Barbieri Storico dell'arte, del prof Tanello, tra gli altri. Poi dal 1990 ha collaborato a tutt'oggi con il comune di Vicenza, con l'architetto Francesco Chiozzi, l'Ing. Rossetto, ed altri.E' coordinatore di sicurezza, Responsabile dei Beni Storico-artistici di Vicenza. Docente in corsi di formazione per la "conservazione e valorizzazione del Patrimonio storico architettonico a Bologna, (1996) e a Vicenza (1997_ 2005) . Con le sue edizioni Edar Renato De Paoli ha editato due raccolte di poesie (Poesis '99) (Le sete ave marie) , un diario fotografico ( Il diario delle Lune 1994) , una bereve storia della civiltà fluviale veneta ( Nel tempo della Dea 2006), oltre che a cataloghi d'arte ed altre pubblicazioni.

Nasce a Sparè Isola sul Menago (Asparetto Cerea Verona) il 13/07/1956. Frequenta fin da bambino le tante botteghe d'arte della sua "Isola" : "Sparè" sul Menago. Figlio d'arte del padre Paolo-Paolino e della madre Rosa - impara l'arte del legno del restauro della riproduzione di mobili d'arte. Nella sua osteria l'ispirazione è sotto gli auspici del maestro Segattini che ha riempito l'"ostaria" di opere. D'estate frequenta la bottega d'arte del maestro Loris Barini, e impara la laccatura-doratura. Conosce e collabora assiduamente con Nicola Silvestrini di Nogara progredendo anche nella fotografia e nell'architettura. Conosce l'opera del maestro scultore Costantini di Caselle vicino a Nogara. Si addestra con il Maestro Scapini di Cerea nella Scuola "Appio Spagnolo". Alle mostre d'arte del paese di Asparetto conosce molti artisti.

MOSTRE personali 2017 dicembre mostra personale "DE MI" Foto Gallery Franceschi _ stradella santa Barbara 1/b Vicenza 2017 agosto settembre "EPIGENETIC'ART" Cafe dream CORSO FOGAZZARO 135 Vicenza 2017 Maggio Creativita' Galleria Via quadri Vicenza 2017 aprile CARTOLINE E DINTORNI stradella del Garofolino VICENZA 2017_Contrà frasche del Gambero 24 Vicenza. 2016_2015_Contrà frasche del Gambero 24 Vicenza. 2014 Teste Calde _ Arte in scatola _Vicenza _ Biron Di Sotto_ 2012 VICENZA PAM Vicenza 1999 Vicenza "Bar Borsa" basilica Palladiana 1995 Vicenza " Il cortiletto"


MOSTRE collettive recenti

2015 Araceli nuova Vicenza a cura Musatti Zenere 2015 Scaletta 62 Vicenza a cura di Michela Musatti 2015 "Arte in Corso" Fogazzaro Vicenza Settembre 19 2015 "Arte in Corso" Fogazzaro Vicenza Marzo 29

Concorsi


CRITICHE VVVVVVVVVVVVVVVVVV


RENATO E’

Scapigliato e scomposto, ecco riapparire in scena, il poeta, pittore e scrittore “RENATO DE PAOLI”. Veronese di nascita, ma vicentino di adozione, nasconde dietro a un look sempre piacevolmente “improvvisato”, una vena artistica autentica e versatile. Seduta con lui a conversare, sono rapita dalla quantità di cose che magicamente riesce ad estrarre, gesticolando, dalla sua borsa: cartoline, bozzetti, recensioni, cataloghini delle sue opere. Il mio occhio si posa su due curiosi pesci, che abboccano inesorabilmente e si suggellano in una chiave di violino, mentre segni precisi, delineano piacevoli scorci cittadini. Figure femminili, dai tratti morbidi, si mescolano e si amalgamano con armonia ai risvolti architettonici dei suoi disegni. Rigidità e morbidezza, principio maschile e femminile, si fondono con maestria nelle sue opere. La sua immediatezza e il suo simpatico anticonformismo catturano l’interesse. Nei suoi lavori si mescolano oggetti e tecniche diverse, sapientemente usati, che sembrano stamparsi, incollarsi o dipingersi nei suoi materiali di base: tele, cartoline, cartoncini, cartoni, cartelloni pubblicitari, rubati a volte alla quiete del centro storico vicentino. I suoi colori sono tenui, come possiamo notare nell’opera intitolata “Tramonto sulla Baia degli Angeli”, olio su tela dai tratti leggeri ma decisi, che rivelano un carattere determinato ma sensibile.

Invece nel dipinto”Pesci occhi infiniti al grottino”, olio tecniche su tela e cartone, raffigura amici quasi “etericamente esistenti”, che rivelano pur nella loro presenza una sottesa e velata solitudine.

“Occhi e pesci dai grandi occhi” religiosamente risvegliano lo Spirito invitandolo a vegliare e a indagare sul senso della vita che come acqua fluisce nell’eterno principio. Chi è allora Renato? E’ un custode dei beni artistici e architettonici della nostra città di Vicenza. E’ un artista che sdrammatizza la pesantezza della vita con un gioviale sorriso. Le sue opere sono una fuga dal mondo e dal tempo, nella ricerca di emozioni e idee, da imprimere e offrire, all’animo di chi lo incontra.

Chiara Di Natale Poeta e critica d’arte Vicenza 9/11/2017

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Nel periodo geologico Quaternario, la presenza dell’Homo Sapiens ha lasciato tracce di incisioni rupestri. Nei siti venuti alla luce, numerosi graffiti sono presenti sul pianeta Terra, nelle caverne e lungo i fianchi di pietra delle montagne. Rappresentano la realtà della vita quotidiana, pastorale, agricola con figure simboliche. Renato De Paoli vuole trasmettere ai posteri, l’essenza delle sue opere, intrise di formazione culturale ed idee fantasiose, che sono in parte suggerite ed elaborate dalla complessa struttura del suo DNA. L’Epigenetic Art è la mostra Personale di pittura lettere e poesie che De Paoli espone al The Dreams Caffe di Vicenza. Pannelli e cartoni di varie dimensioni animano le pareti, sono dipinti con tonalità dal colore vivace, le pennellate sono decise quasi impulsive, in netto contrasto con i disegni stilizzati con linee e curve, in bianco e nero che rivelano ricordi di un vissuto. Fra i simboli preferiti dall’autore, si celano volti e figure femminili e nel presentare alcuni amici ed artisti, concede suggestivi angoli del centro storico di Vicenza. Un plauso per l’uso di materiale da riciclo; la natura ringrazia per avere salvato un albero. Non è facile parlare di Renato. Per certi aspetti lo identifico in simbiosi delle Parole Crociate senza schema con le caselle da inserire che non sono nere e gli incroci obbligati ricchi nella fantasia di rebus. Suggerisco di leggere con attenzione le opere di De Paoll, scrutando nelle invisibili crepe, nella sfumatura del colore che illude e svela l’inconscio inquieto, per carpire le emozioni e i piccoli segreti del suo animo, sempre in conflitto se essere Uomo, se essere Pesce .

Gabriella Molon -

Poeta e Critica Vicenza 21.9.2017

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Le composizioni pittoriche di Renato De Paoli esposte in una sapiente e ordinata mostra in un elegante angolo di Corso Fogazzaro ( che, ormai, pedonalizzato da un lustro e reso salottiero dalla pavimentazione in porfido , dovrebbe diventare la via degli artisti nelle molteplici accezioni) non è da ravvisarsi in singole opere, bensì in un unico prezioso tessuto smagliante di luminosi colori, evocante un intenso sentire. Sono i colori della gioia, della nostalgia, della tenerezza,certamente i colori della vita personale dell'originale e imprevedibile pittore qual'è Renato De Paoli, è peraltro in quel tessuto , già a prima vista che si accendono i nostri turbamenti, le nostre sensazioni. Infatti Renato De Paoli, nel tratto pittorico e nella creazione dell'immagine ,è delicato, morbido; e sembra offrire un suggerimento, sembra cercare un dialogo.

Così figure come le case, appena tratteggiate, le creature vegetali e animali appena accennate, i volti ( tanti i volti femminili) appena abbozzati , penetrano in meandri della nostra memoria,toccano corde della nostra emotività. In realtà, nella pittura di Renato De Paoli, è l'immediatezza del segno, sicuro e fluente che ci coinvolge; è la iridiscente luminosità delle trame , tese su tavole povere (talvolta veri e propri cartoni raccattati) che ci cattura sorprendentemente e piacevolmente. Può sembrare un innocente , divertito, giocherellone fanciullo Renato De Paoli, di converso egli svolge un discorso pittorico denso di suggestioni che giungono da lontano e suscitano una polifonia di accordi che ci accomunano nell'umana nostra vicenda. Insomma, un artista originale e inquieto, che non racconta solo sé stesso, ma racconta anche le esaltazioni, le paure, le speranze di tutti noi.


MARINO.MARINI.

POETA CRITICO

Agosto 2017

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Ad un certo punto della vita in cui esplodono le contraddizioni esistenziali ed umane ci si trova davanti ad un bivio. Chi sono, dove vado, da dove vengo. Nasce impellente il desiderio di lasciare una scia sulla strada della vita. Una scia luminosa come quella di una stella cadente. Ecco allora sorgere in noi il desiderio di "creare", di elaborare un messaggio all' umanita', alle altre persone. Una lettera che parli di noi. Dell'amore, del dolore, della gioia, della paura della morte. Se non seguiamo questo comando iniziamo un poco a morire. Renato De Paoli, travolto dalla vita e dagli avvenimenti turbolenti che essa gli presentava, ha ubbidito a questo desiderio. Ha espresso in poesia, in pittura e disegno la sua vena artistica. Un ponte verso il futuro. Un desiderio di ricostruzione del se' stesso frantumato e percosso dal caso. Ecco nascere quindi degli edifici storici e degli angoli della bella Vicenza, perfettamente disegnati. Inoltre visi ed espressivita' appena accennati ed inseriti in contesti urbani tratteggiati quali visioni di reminiscenze oniriche. Pennellate di acquerello distribuite su solidi disegni architettonici. La base per le creazioni e' fatta di cartone tagliato e incollato, cartelloni pubblicitari riciclati per soddisfare il fuoco della creativita'. Un " fuego" che fuoriesce dal cuore e dalla mano del nostro artista, come la lava per il vulcano. Il nostro Rene' e' riuscito cosi' a trovare la strada per rinascere, per dare un senso alla propria vita ma decidendo di vivere "mai piu' senza arte".

NADIA LIDIA VANINI

CRITICA D'ARTE E SPETTACOLI

Agosto 2017.

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Nell'ambito dei venerdì culturali, curati dal giornalista Alessandro Scandale, vengono presentate Cartoline d'arte, dell'autore Renato De Paoli, tratte dai suoi dipinti. Nell'occasione verrà illustrata l'opera di Renato De Paoli, che ha condensato in poco meno di una decina di cartoline, l'opera architettonica di Vicenza, con uno sguardo storico- artistico alla giurisdizione che ha favorito la nascita delle opere Palladiane in primis, ma anche opere simboliche di architettura quali per esempio il "mitico" moderno, museo Guggenheim Bilbao. Il narrato delle grafiche, fatte a china, su lucido, prodotte dal 1990 al 2000 circa (gli originali) come le cartoline, riportano luoghi notevoli per la storia dell'architettura e dell'arte in gran parte di Vicenza quali contenitori-contenuto Koinè della ricerca da lustri condotta dall'artista anche sulle rotte del Levante. Sarà anche presentata brevemente la sua biografia poetica e la sua editoria.

Alessandro Scandale Giornalista Critico d'arte VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV


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Cartoline come segno artistico per conoscere meglio una città.

E' quanto ha realizzato Renato De Paoli con Vicenza e dintorni in cartolina d’arte, un evento che andrà in scena a Vicenza, in pieno centro storico, venerdì 21 aprile alle 18.30 in uno dei luoghi più conosciuti della città, lo storico panificio Menardi, in cui dallo scorso novembre è iniziato un ciclo mensile di incontri culturale che un venerdì al mese presenta un autore, scrittore o artista vicentino e le sue opere. Nell'incontro del 21 aprile De Paoli, intervistato dal giornalista Alessandro Scandale, illustrerà al pubblico la sua più recente creazione: una serie di cartoline d'artista che ritraggono alcuni tra i più suggestivi scorci della città di Vicenza. patrimonio dell'Unesco: piazza dei Signori con la Basilica Paladiana e la Torre dei Bissari; la chiesa dei Servi con il calendario e l'araldica veneti; piazza delle Erbe vista dall'arco Zavatteri; i quattro libri dell'architettura di Andrea Palladio.

De Paoli, di origine veronese ma da tempo residente a Vicenza, frequenta fin da bambino le tante botteghe d'arte della sua "Isola", "Sparè" sul Menago. Figlio d'arte, impara l'arte del legno del restauro della riproduzione di mobili artistici. Frequenta anche la bottega d'arte del maestro Loris Barini e impara la laccatura-doratura. Conosce e collabora assiduamente con Nicola Silvestrini di Nogara progredendo anche nella fotografia e nell'architettura. Conosce l'opera del maestro scultore Costantini di Caselle vicino a Nogara. Già funzionario tecnico del Comune di Vicenza e responsabile della sicurezza di edifici storico-artistici Beni Unesco, ha progettato e restaurato edifici pubblici e civili. È esperto di restauro del patrimonio storico artistico archeologico I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario veneto e ama nei suoi scritti il tema del ripristino della fluvialità nel Veneto. Ha pubblicato Luoghi letterari della civiltà fluviale SETE-AVE-MARIE (EDAR) e nella prefazione scrive che "il centro di Vicenza e della sua provincia diventano in quest’antologia un itinerario dell’anima, cui il poeta ha dato voce, tracciando il percorso ideale tra i luoghi palladiani e le isole sparse.

Alessandro Scandale

Giornalista

3.4.2017 Vicenza

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NELLO SPAZIO DELL’ARTE

L’artista noto per le origini acquatiche, per uno scherzo del destino ora è stanziale, nella terraferma della bella Vicenza. Personaggio poliedrico Renato De Paoli, appare e scompare per incantare l’animo. Le sue opere viaggiano fra il confine della realtà ed elaborati imprevedibili. Tre è il numero perfetto e tre sono le “cartoline d’arte” che l’artista ha scelto per me. La Parrocchia di S. Michele in S. Maria in Foro detta dei Servi di Vicenza, è un disegno in china nera e tecnica mista. L’autore nella sua visione, espone la facciata della chiesa dal lato Nord (nella realtà sembra incompiuta) e per divulgare la passione mitologica greca e romana, imprime i nomi delle divinità con caratteri arcaici. Giove, Giunone, Minerva e la dea Lua, accompagnata da una parola enigmatica. Il quartiere Burci in Vicenza è rappresentato con cura minuziosa di particolari. Con mano esperta sono stilizzati Palazzi adorni di statue, colonne e timpani inglobati con armonia in architetture dissimili, per estetica e stile. De Paoli brama possedere la saggezza, la scienza, le belle arti che vivono e prosperano nella Scuola materna, elementare, magistrale e università ex GIL. Un progetto fantasioso per una città ideale. Nella terza “cartolina d’arte” affiora il ricordo indelebile, di una pausa meditativa. Osservo la cittadina di Nogara (VR), ivi ha iniziato la carriera professionale. Suggestivo Il panorama sui tetti, dove “osano i colombi” del centro storico. Con terrazze, comignoli, soffitte e finestre illuminate, la parola si perde nel vento, per sfuggire alla vita frenetica e scoprire un angolo di cielo. Gustiamo queste piccole, ma pregevoli opere con un plauso all’artista Renato.

Gabriella Molon 

Poeta Scrittrice 3.4.2017 Vicenza

vvvvvvvvvvvvvv Saluto con lieta sorpresa e i migliori auspici la nuova creazione dell' eclettico artista Renato De Paoli (il nostro è anche poeta, pittore, ricercatore del bello e promotore artistico) dove lui si presenta nella veste di grafico editando sette cartoline che riproducono opere originali dell’autore, opere eseguite a china su lucido. In particolare segnalo come poetica quella dove raffigura con tenerezza i tetti visti da una finestra di un sottotetto del Municipio di Nogara. Mentre da collezionare certamente vi è la pianta e l'alzato di Villa Capra detta la Rotonda in una cornice di altre ville palladiane, compresa quella di Pojana Maggiore della quale propone anche la pianta. Di Piazza dei Signori, dentro uno sfondo di velluto nero, in successione possiamo ammirare il Palazzo della Ragione con le sue Logge, la Torre Bissara e il Palazzo degli Uffici. Un accenno a parte merita la riproduzione dello stemma nobiliare disegnato dal Rossetti per il Dogato Veneziano su cui campano i simboli di tutti i domini Veneti. In altre due cartoline si può dedurre, come nello stemma, la capacità di assemblare una città nello spazio pur ridotto di un rettangolo, dentro il quale l'amatore potrà compiere un personalissimo e metaforico viaggio. Nel complesso, sia pure qua e là con un tocco grafico alla Tony Vedu', è un affettuoso, originale e interessante sguardo/segno al cuore di Vicenza.


23 marzo 2017 Lorena Busellato Critica Poeta Scrittrice Marana di Crespadoro (Vicenza)

vvvvvvvvvvvvvv IL SETTE BELLO

Nell'umiltà di sette cartoline si condensa la pazienza di un certosino, la voce di un poeta, la perizia di un architetto, la sintesi di uno storico. Dalla fusione del tutto emerge il bello di Renato De Paoli. Si va dalla classica compostezza nella successione di basilica uffizi torre palazzo... allo sguardo incantato sui tetti, poeticamente cantati dopo averli per mesi o per anni tenuti sotto occhio vigile dal proprio posto di lavoro. Si corre poi al "tempio per abitare" di Andrea Palladio, la Rotonda, quasi pedante nella scrittura di pianta ed alzato se non fosse vivificato dagli abbozzi decorativi e dalla cornice di ville create dal genio rinascimentale e sparse sul territorio Veneto, dalla giovanile di Poiana Maggiore a quella della maturità a Maser. Ciò che più colpisce di altre tre cartoline è la riduzione a sintesi di Vicenza attorno alla statua di Andrea della Gondola o inquadrata sopra ruderi romani misurati cardo e decumano. Non basta un'ora alla decifrazione di ogni cartolina di questa serie per leggervi una storia che procede dalla profonda antichità fino ai tempi più recenti; e su questa storia la stratigrafia degli edifici. Come nel caso della Basilica gotica puntellata, crollata, meravigliosamente salvata dal genio rinascimentale. E così, in estensione, nell'angusto spazio, entrano, dove l'occhio da principio scorgeva segni caotici, le bellezze architettoniche di una città poesia. Poesia è una parola che non creo, ma rubo dai graffiti che Renato mette sottotraccia camuffandoli fra il turbinare di segni. Se davanti a Guernica di Picasso si è dapprima perplessi e quindi meravigliati per l'intensità di sentimento racchiuso nei segni per evocare l'eccidio e lo strazio... così davanti ad ognuna di queste provocazioni, superata la superficialità della nostra presupponenza, nasce in cuore la gratitudine di tenere fra le mani il meglio di una città d'arte. Sono tre le cartoline siffatte, così come l'unica composizione di uno stemma dogale, di Rossetti, per raggrupparvi l'arme di diversi dogi per ridire Venezia. Se raccolgo le carte, da piazza dei Signori, ai tetti, alla Rotonda, più le tre su Vicenza e i dogi... faccio sette. Un sette bello dell'artista De Paoli.

Mario Corato.

Poeta scrittore critcico Recoaro 27 marzo 2017

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"Renato De Paoli e la post arte povera"

L'artista vive di emozioni ed esprime emozioni tramite il suo lavoro. Qui si tratta di un artista, il nostro Renato De Paoli, che setaccia il Corso Palladio per recuperare davanti ai negozi il materiale scartato. Cartelloni pubblicitari, cartone, carte. Nel suo atelier improvvisato con colori, pennelli, vernici, etc. crea, unisce incolla,taglia,cuce. Per esprimersi, il vero artista non ha bisogno di altro. Non servono tele, cornici, colori costosi, Quando il demone della creazione artistica bussa alla tua porta devi aprirla subito altrimenti corri il rischio di implosione. C'è in giro gente che si dice artista ed ha la casa piena di tele enormi rimaste invendute, a volte forse perchè esprimono il nulla ma non in senso zen o cosmico. Quindi nascono queste opere fatte con cornici composte di vari strati di cartone colorati. il quadro cerca una valenza tridimensionale. Il disegno di prospetti cittadini (case, architettura antica) risulta ben definito e particolareggiante meglio di una foto. Disegnato a china oppure a penna. Nei ritratti c'è uno sprint post espressionista. Un buon disegno di un volto va oltre cerca di afferrare uno sprazzo di intimità della personalità del soggetto. questo viene fatto con leggerezza di una piuma. Renato De Paoli è da una vita che si esprime con il disegno, da autodidatta, da osservatore della realtà che lo circonda. Per gioco per scherzo. Ora però con l'uso del colore s carta, cartone o tela fa un salto oltre il muro per arrivare al prato dove attinge i colori della vita.

2016 NADIA VANINI 26 aprile Verona


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"Non essere in attesa per il De Paoli, è un suo sempre in viaggio: Dalla PREISTORIA letteraria delle Isole Lagunari di una parte delle Isole veronesi ( Isola della Scala etc.) ad una minuziosa descrizione cartografica di queste Isole... De Paoli si fa contemporaneo e va in esposizione: tra osterie, più modernamente BAR o Caffè, nudi intravisti da manifesti per profumieri o descrittive scene di bevute paesane tutte condite e servite su tovaglioli con essenzialità moderna. Per altro rivolgersi a Piero Franceschetti , M.Lucia Ferraguti, ....... Fiorella in Contrà Frasche del gambero 24 Vicenza"_

ARCANGELO PERSANO - 2016 International PAPERNEWS ART Vicenza

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"Un approccio multidisciplinare a cui fa da contraltare un parterre di presenze di respiro nazionale a cominciare dal Direttore artistico architetto Veneto Renato De Paoli.."

MARIA GRAZIA TESCHI 2014 LA PROVINCIA DI CREMONA 8 aprile 2014

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"E' un progetto artistico-culturale di ampio respirio quello messo in campo dall'architetto Renato De Paoli,. L'arte e i suoi molteplici linguaggi in un ideale intersambio di immagini, parole , emozioni. Un viaggio tra varie forme comunicatice e artistiche che dà voce al desiderio di raccontarsi tra scultura, pittura,grafica, fotorafia, design e poesia. mix di espressività protagonista.l'idea da cui è scaturita la mostra evidenziano l'architetto de Paoli ( noto per il restauro delle Ville Venete del Palladio e i palazzi del Palladio a Vicenza nonchè Direttore Artistico dell'iniziativa "i linguaggi dell'Arte" (Cremona 12_30 aprile 2014).

Giorgia Cippelli _ Mondo Padano Venerdì 4 aprile 2014

vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv ANNETTE RONCHIN 2013 vvvvvvvvvvvvvvvvv

Home | Cultura I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario poetico sul tema dell'acqua Ne è autore René De Paoli, funzionario tecnico del Comune di Vicenza, che percorre un viaggio ideale per vagheggiare ed “assaporare i giorni delle isole sparse” di Gianni Giolo giolo.giovanni@tiscali.it retweetfacebookStampa la paginainvia la pagina I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario René De Paoli (in arte Re Nato a Sparè) [foto a des.], funzionario tecnico del Comune di Vicenza con la carica di responsabile della sicurezza di edifici storico-artistici Beni Unesco, da più trent’anni progetta e restaura edifici pubblici e civili. È esperto di restauro del patrimonio storico artistico archeologico I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)veneto e ama nei suoi scritti il tema del ripristino della fluvialità nel Veneto. Ha pubblicato Luoghi letterari della civiltà fluviale SETE-AVE-MARIE(ED’AR) e nella prefazione scrive che «il centro di Vicenza e della sua provincia diventano in quest’antologia un itinerario dell’anima, cui il poeta ha dato voce, tracciando il percorso ideale tra i luoghi palladiani e le isole sparse. Il lettore può seguire delle linee immaginarie tra la città, dove l’autore risiede, e Asparè (Aspareto in provincia di Verona) dove è nato; così l’ombelico del mondo si dilata per abbracciare luoghi esperiti, pensati e trasfigurati da liriche aspirazioni. La cornice della narrazione è l’endolaguna veneta di cui l’occhio indagatore traccia i contorni leggendo nel contesto del suo vissuto i tasselli trasformati dal tempo. Il Bosco degli Avi è scomparso, insieme alla Foresta planiziale, dispersi nel tempo; tuttavia rimangono nella memoria degli abitati, delle Polesine, delle Isole, oggi private dell’acqua che ne determinava non solo la configurazione idrografica, ma anche l’economia e la geografia. Vicenza è la prima tappa del percorso isolano e il viaggiatore ideale si sposta nella regione del Paleoveneti per assaporare “I giorni delle Isole Sparse». L’autore focalizza di seguito diversi centri veneti: Rosolina Mare, Bassano del Grappa, Ostiglia, Nogara, Montagnana, Isola Rizza, Villimpenta dai quali estrae i segni acquatici, confermando i passi ai suoi umori e alla sue riflessioni. Mentre si sposta da un’isola all’altra, coglie il genius loci di ciascun luogo, come quello di tutto l’antico arcipelago endolagunare, sia degli antichi Veneti sia dei contemporanei, originale espressione della stessa “crea-tura” e madre natura.


I simboli delle cose

L'introduzione, ad opera di Antonio Capuzzo, ricorda una lirica (La voce dell’acqua) del poeta iraniano contemporaneo Sohrab Sepheri: «Togliamo il nome alle nuvole, / al platano, all’estate. / Togliamo il peso del sapere dalle ali della rondine». I nomi I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)sono simboli delle cose. L’acqua è simbolo della donna o la donna è simbolo dell’acqua? Il fuoco è simbolo dell’uomo maschio o l’uomo maschio è simbolo del fuoco? Il jazz è simbolo dell’eros o l’eros è simbolo del jazz? È proprio nell’ambiguità della parola che vive e si nutre la poesia. Così nella prima lirica Violino per Palladio il “violino dalle rosse lastre inacidate” è simbolo allusivo dell’architettura del Palladio. La seconda lirica è intitolata a Rosolina Mare, una lirica impressionistica, chiazzata di macchie di colore, come appunti sparsi sulla spiaggia: si colgono l’immensità del mare nella sabbia, il nuoto, il sole, il tuffo, i gommoni a delfino, i vu cumprà, le pancette a go go, il Mare Nostrum, antico orgoglio dei romani conquistatori del mondo e ridotto a una discarica per turisti per caso e l’Adriatico ridimensionato ad “Adri-Attico”: «laguna e barene / in bici si va anche se la / sera le zanzare / ci assalgono ma le teniamo / lontane con la citronella / naturale / una volta non c’era niente / linea della luce / fame da lupi pineta / fiori».


L’autentica bellezza

Nella lirica Quello che non ho il poeta dichiara di vivere per ritrovare l’autentica bellezza, nei fiori, nei sentori, nei ricordi: in ogni fiore ha lasciato un pensiero, un gusto, un odore, un sapore, contempla sciami di api operose, intente nell’arduo lavoro, che aveva dimenticato. Il tempo del poeta è paragonato a un fiume che scorre lento nel suo alveo e al lavoro indefesso delle api: «dove andavamo con quella nuova arnia? / Lo sciame s’era riformato e l’apicultore / ci rispose in un altro campo, più bello». Il poeta è tutto volto a cogliere i sussurri e i sospiri della natura: «sentire quel giorno / come un mito / aspettare sopra / la bianca pietra / aspettare che il ciclo / si compia / attendere la quiete / che porta via / l’impronta stampata / sulla sabbia / e consolarsi di un’ombra / che trafitta / si muove lentamente / fino ad esserne piena. / Voci lontane sussurri / guidano».


Civiltà fluviale

Una delle liriche più significative del libro è Civiltà fluviale. I Paloeveneti: «Dove passa il Po / i tetti e i coppi sono tutti bianchi. / Preso per mano passeggi seguendo meandri / lo sguardo che va alla foce. / A noi fa scalpore quando la terra / non è curva / non ci fa impressione vedere i solchi I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)d’acqua / ci fa impressione la centrale dell’Enel / che si vede da tutte le parti. / L’acqua irruente e turbinosa fa paura / anche alle barche attraccate all’imbarcadero. / Al Circolo nautico si gioca e si scherza / di donne e motori / la parlata è mantovana / c’incontri i tipi più eccentrici. / C’è ancora il castello scaligero / anche se tutto è mescolato / la barchina bianca azzurra è lì fuori / ma per loro è uno yacht. / Ex pescatori giocano a carte / attorno ad un nero tavolino / si contendono mezzo litro di vino. / Negli isolotti il mito dell’isola deserta / e il desiderio d’incontrare una bella donna, / nascono sotto: i pioppi, i bossi,le robinie. / Incassati tra argini lontani sotto il cielo. / Rompe il silenzio il motore e in mezzo / all’acqua vecchi amici s’incontrano e si salutano. / Segnali indicano le secche delle golene. / Una barca di legno mezzo affondata rossa e azzurra, / è su dal molo, un idraulico qui s’è / fatto un capanno per sfuggire alla moglie. / Apre il baule nascosto da frasche / e trae una bottiglia di vino / mancano solo costine e polenta / e poi addio».


Il tema dell’acqua

Il motivo di fondo del libro è l’acqua, ma attorno ad esso si organizza e si fonde tutto il mondo mitico e contemplativo del poeta, dal tema dell’eros a quello del paesaggio, sempre paesaggio dell’anima, perché in tutto il poeta trasfonde il suo I luoghi dell'anima nell'endolaguna: un itinerario (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)spirito e i suoi sentimenti: dal paesaggio ai fiumi, dai fiumi alle lagune, dalle lagune alle città, dalle città al cielo, dal cielo alla luna, dal “tremore pallido”, tutto un susseguirsi di immagini e di bagliori di luci abbaglianti e di luci lontane, di stupori diffusi e di impressioni passeggere come in questo brano di stravagante prosa poetica: «La si vede dal treno, vicino all’isola della grappa buona. “Non si può costruire se non c’è poesia”… Il cielo è grigio… Desidero fare un disegno d’aria fresca. Tra colli e la verde pianura. Verde più chiaro, verde più scuro, marroncino, poi azzurrino, poi azzurrino grigio, acqua e anice. Il recinto di una stazione piena di bici, tra un fiume e una strada, una chiesa… Al chiostro di S. Lorenzo un bel muro, un portone, un’edera, una villa, un grappolo di bici colorate. L’expo a Vicenza?! La storia della nostra storia. Una casa vuota, vecchia in contrà S. Biagio, un vecchio bar del centro, una strada in salita, il selciato bagnato di notte, la luce del lampione che riverbera tra l’acqua della fontana. Poeti vecchi e nuovi. “Non si può fare il costruttivismo a Vicenza”».


nr. 16 anno XVI del 30 aprile 2011


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"La percezione del mondo, dei suoi abitatori, degli oggetti, di ciò che si mostra come memoria e come progettualità è negli occhi dell'artista che connota il reale di incisive leggerezze, istanti decisivi e irreversibili che, se modificano il paesaggio, mai lo deturpano. Poiché costante s'insinua il sentimento d'appartenenza nel bene, la possibilità di essere presenza positiva nel futuro che si profila anche come riuso delle cose, dei luoghi, dell'opera umana. Così la narrazione del tempo, la scansione dei passaggi dalle ascendenze più lontane, fino al quotidiano, avviene sia nello sguardo della nostalgia, dell'affetto, sia in quello scabro dell'attualità che nulla può nascondere, in quanto visibile. Negli ultimi lavori - che l'artista ha chiamato Trasparenze - si evidenzia l'esigenza di avere la chiara decisiva visione, come purezza di sguardo e come segno demarcatore di senso. C'è negli scorci del paesaggio urbano, della campagna, dei palazzi storici, dei luoghi dismessi o ritratti, nel ricercare i segni antichi di una civiltà che sopravvive in certi toponimi, la sensibilità alle apparenze, a un vissuto che si declina nei modi sobri, appartati dell'esprimere, così che anche la tecnica di De Paoli risente di questi elementi che accedono al recuperare della materia semplice, donandole e imprimendole la dignità che nasce da un sentimento vibrante. I materiali "poveri" in realtà stanno a significare la sensibilità emozionata davanti al mondo delle persone e degli oggetti".

2012 ADRIANA GLORIA MARIGO Padova

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"I quadri vivaci di Renè De Paoli abbinano l'estrosità alla precisione delle indicazioni relative ai soggetti rappresentati, a motivo di schizzo, diventano quadri-guida. Eseguiti a china, acquerellati, han funzione di arredamento nella loro dimensione ridotta, adatta a spazi brevi, angoli di studi o camerette".

2008 LUCIANA PERETTI Realtà Vicentina gennaio Pittura I pag. 46

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Renè d'Asparè (Renato De Paoli) fotografa con la sua penna veloce le architetture del paesaggio in evoluzione , corredate dagli studi di storia veneta che fanno parte integrante della sua iconologia. Gli egifici storici sono sia quelli religiosi delle numerose chiese romaniche disseminate dell'Endolaguna veneta sia quelli civili, che sono diventati le icone dell'architettura del Rinascimento: il timpano, la trabeazione. la serliana, la colonna.

1 dicembre 2007 ANNA MARIA RONCHIN

vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv SETE AVE MARIE SITI DE LETARE E MEMORIE Il titolo della seconda raccolta di poesie di René da Sparé, nome d'arte di Renato De Paoli, allude ai sette mari, mitiche distese d'acqua dell'antichità, innumerevoli, perché il numero sette indicava una quantità indefinita e le -Sete Ave Marie- non sono nel Mare aperto ma all'interno dell'antica laguna veneta, o Endolaguna. Lungo la via dell'ambra che da Oriente portava al Baltico, gli argonauti approdavano nelle Isole delle Esperidi, tra le polesine e le barene, terre emerse dell'Alto Adriatico, dove il mare si mescolava con le acque dolci dei fiumi dispersi nella laguna veneta, che arrivava fino al Benaco. E' in questo contesto che si sviluppa la narrazione di René d'Asparé, la sua ispirazione lirica è sorretta dal viaggio tra -isola e isola- di un mare interno che è scomparso di cui il poeta percepisce l'esistenza, ancora viva nei lacerti della memoria dei loghi natii: -a destra Tregnon/Sanoa in mezo se ciama Menago/a sinistra Lavegno- da De l'acva pag.21. All'interrogativo del poeta di ogni epoca:-In quale lingua e carattere scrivere?- René da Sparé risponde in modo duplice, utilizza sia l'italiano sia il veneto, quasi voler suggellare l'unità indissolubile delle due lingue, nel secolare dibattito tra lingua scritta e parlata, tra lingua aulica e volgare. L'autore muovendosi sul binario della lingua veneta e italiana conia neologismi: -inflizioni- composto dal suffisso in- e da -afflizioni- -finitimo- derivato da -finito- e -prossimo- Frequenti sono anche i neografismi: acua; adri attico

Il disegno strutturale che fa da cornice alla molteplicità dei contenuti è il viaggio endolagunare che svela il secondo lemma del titolo -Ave- le acque antenate che lambivano -i prati verdi- nelle radure del Bosco degli Avi pag 65. La precisione e la costanza dei riferimenti spazio-temporali fanno rivivere agli occhi del poeta lo scenario perilacustre, posto fra i fiumi Mincio e Bacchiglione, al centro del quale si trova il -suo- Menago, tappa obbligatoria del mitico Apollo iperboreo; ne rievoca l'eco nelle tappe de -La Civiltà Fluviale- pag. 29 Le manifestazioni improvvise dell'argine, del cielo, del pianoforte, del fuoco vibrano nell'atmosfera invernale dell'endolaguna, sono lampi che balenano nel componimento -Epifania- pag.43

Il Poeta si rivolge esplicitamente A voi ch'ascoltate in rime sparse il suono per sottolineare la fugacità dei beni temporali e contemporaneamente la soggettività dell'esperienza lirica, creata dalle sequenze di frammenti d'esistenza, come in -Isole sparse- pag 41 Il carattere che accomuna il Canzoniere di René è l'autobiografismo,il punto di vista costante è della prima persona che accentua il tono elegiaco del componimento -Lama lago isolano- pag.60 Ricorrenti sono i rinvii interni tra le isole del suo vissuto, frequenti i rammaricati monologhi come -è diventato imprenditore/ il contadino/canne palustri/non servono più- da Stradella pag 37. Le pause liriche del suo vissuto sono arricchite a volte fino allo spasimo, di moti e di risonanze internecome per il Canzoniere di Saba, innamorato della sua Trieste. A differenza di quello la raccolta Sete Ave Marie si fonda sul verso lineare, con la prevalenza del procedimento apodittico Musica pag 35 Per non morire anonimo pag 40 Mattine pag 44 Gilda pag 59 La forza della luna pag 84 Se metrica è libera, prevale la paronomasìa, perché é nell'accostamento di suoni uguali che il poeta riesce ad esaltare le disparità delle sue esperienze e i contrasti che emergono dalla sua ricerca autoanalitica e autobiografica. L'allitterazione di -trattore,trattare, trattati- nelle liriche: -Gioco ironico- pag 77 e -Qualcosa che non c'è- pag 87, sottolinea il conflitto tra la nostalgia e il dolore per la perdita, che l'io esplicita con sottile ironia e velata speranza.

L'altro tema caratterizzante è l'identità tra parola e pensiero come scrisse Sabaai poeti resta da fare la poesia onesta, perché è della loro sincerità che il mondo globale ha bisogno, il poeta stesso afferma di scrivere per -restituire sacralità alla scrittura- in -Libero discernimento- pag 51 Il genere lirico è esaltato dall'immediatezza del sentire dell'autore, fragile e disarmante nel dubbio di -Cosa fare?Cosa dire?- dichiarato senza veli da -Avanti Indietro- pag 69 ; a Renè da Sparé come al lettore non resta che chiedere: -riempimi di stelle- da -Sonno- pag 38 La disarmonia tra arte e vita, tema tipico della poesia novecentesca, traspare nei versi del canzoniere Sete Ave Marie che dalla pubblicazione di Rudyard Kipling The Seven Seas si riverbera nei secoli con l'originale tentativo di René da Sparé di significare la propria esistenza nella -calda vita- della poesia.


AnnaMaria Ronchin

vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv 2007 SERGIO BISSOLI


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"Architettura ed arti figurative sono l'esito di interessanti studi e progettazioni condotti per anni,di giorno in giorno, immediate per efficacia evocatrice, sul tema dell'architettura e dell'urbanistica. Il segno essenziale e puramente indicativo si carica del compito di trasmettere, oltre che l'esperienza personale, un'esperienza culturale. Una piccola e preziosa costellazione di realtà e utopie".

MARIA LUCIA FERRAGUTI 1999 La Domenica 18 settembre pag.23 _ Mostre _

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"Renè De Paoli al CORTILETTO spazio espositivo a Vicenza. Presenta "Tovaglioli, non sputate sul tovagliolo." "Secondo te quante parole dovrei scrivere: si tratta di tovaglioli colorati, di segni impronte eseguite da mani diverse negli stessi luoghi - posto - in compagnia - si è consumato la cena o la colazione o il pranzo di nozze. L'idea molto buona di Renè De Paoli, ha prodotto un bel numero di questi fogli "salviette", pieni di firme , segni macchie di un ironico gioco dell'Oca dal punto di vista estetico. La ricerca di Renè De Paoli rientra nel suo proprio itinerario fantastico e si pensa raggiungerà tutte quelle persone attente alla variazione delle tendenze nel mondo espositivo".

ARCANGELO PERSANO - 1995 GIUGNO II La riunione dei Pittori _ Mostre _ Presentazioni _


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Giornali che hanno scritto di Renato De Paoli

Vogue Vicenza Realtà Vicentina La Voce dei Berici La domenica di Vicenza http://ladomenicadivicenza.gruppovideomedia.it/a_ITA_3950_1.html Il Giornale di Vicenza Mondo Padano Vita cattolica RAIXE VENEXE IL BASSO ADIGE


SITI

https://sites.google.com/site/testecalde2014/ https://sites.google.com/site/cremonart2014/ https://sites.google.com/site/edarproduction/ https://sites.google.com/site/exlibrispalladio/ https://sites.google.com/site/depaolirenatopittore/