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dove ti ho perso e poi ritrovato... ti ho cercato tra le fronde o mio vento distratto! Smarrita nell'aere del dolce far niente sudavo, piangevo... e assetata bevevo di tutto. Senz'ali cantavo tra queste mura filiali la polvere mi solleticava il viso... in quel vecchio maniero. Ho preso inutili schiaffi da fantasmi ormai noti e rotolavo col cuore, di valle in valle. Urti ed ammacchi... sogni in frantumi ma tosto ballavo ancor sotto la luna. Mi sono rotta e poi ricomposta tra queste pietre è scritto il mio nome. Ti ho chiamato O Vento del Sud ho chiamato solo te e ho combattuto... contro ingiustizie di raffinata crudeltà, dimenticata perché conosco la verità. Ti scrivo su un albero spoglio e sopravvivo alla tua comprensibile assenza. Son io il sole che ti fa da sfondo, o inossidabile vento che mi dà speranza. Nostalgica rimango e vengo a galla come le alghe del mare nel chiaro azzurro. Le mie mani accarezzano il verde e la terra, e per incanto divengon indulgenti. Di ogni cosa mia voglio che tu sappia, e di questo spirito che non morirà mai. Sarà questa atmosfera bugiarda a farti ritornare, mentre riparò le mie ali... Ti immagino già qui.