File:Tacheometro 4140 Salmoiraghi, Milano, 1945 - 1952 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg
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[edit]DescriptionTacheometro 4140 Salmoiraghi, Milano, 1945 - 1952 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg |
Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta
luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di topografia firma: Salmoiraghi, Milano data: 1945 - 1952 materia e tecnica: ottone, plastica e vetro sagomati misure (unità: mm): Altezza: 333 - Larghezza: 105 - Lunghezza: 125 Oggetto: Lo strumento poggia su una piattaforma triangolare equilatera, con gli angoli arrotondati. Uno degli angoli è segnalato con un punto rosso al fine di individuare l'aggancio nella custodia. La superficie inferiore ha dei rialzi sagomati ad incastro per agganciare la piattaforma ai fermi della custodia; al centro è il vano filettato per l'avvitamento alla madrevite del treppiede. Un altro triangolo, simile al primo ma appena rialzato, che si appoggia sul vano filettato, funge da guida per la parte inferiore delle tre viti calanti, disposte negli angoli, a 120°. Le viti sporgono dal basamento dello strumento, a base triangolare con spigoli arrotondati ed alzata retta. Nella parte inferiore fuoriesce il mozzo, con un piccolo incavo per ospitare la testa della madrevite del treppiede. Al di sopra del basamento è l'alidada, che ha una base cilindrica da cui, senza soluzione di continuità, impostano i montanti a pianta rettangolare e appena aggettanti al di fuori del perimetro della base. Sulla superficie laterale della base dell'alidada sono (procedendo in senso antiorario): la vite a bottone (con profilo dodecagonale mistilineo segnalata da un punto rosso al centro della testa) per il blocco dell'alidada rispetto al basamento; la vite a bottone per gli spostamenti micrometrici azimutali; lo specchio metallico, ruotante e di inclinazione variabile, per illuminare i cerchi graduati e l'apparato di lettura degli stessi; il vano cilindrico, raccordato in modo liscio alla superficie della base, della livella torica, disposta parallelamente alla direzione individuata dai centri delle basi dei montanti; la leva di blocco dell'alidada al cerchio orizzontale. Sul montante in corrispondenza di questa leva è la vite a bottone (con un grande disco cilindrico listellato) che blocca le rotazioni zenitali del cannocchiale e la vite per gli spostamenti micrometrici. I montanti hanno un coronamento semicircolare che si allinea al profilo della traversa del cannocchiale (la cui sagoma prismatica complessa ingloba anche il collare di sostegno del cannocchiale e il dispositivo di lettura dei cerchi). Il cannocchiale, a lunghezza costante, con ingrandimento 22X, ha un profilo cilindrico per la parte oculare (munito di adattamento alla vista) e, dopo un piccolo segmento ancora cilindrico all'uscita dalla traversa, ha una sezione tronco-conica che ritorna cilindrica in prossimità dell'estremità obiettivo. Sul corpo del cannocchiale, dal lato oculare, è una ghiera in plastica, svitabile, che copre le viti di aggancio del reticolo. Essa precede l'ampia ghiera dentellata che funge da vite per l'adattamento alla distanza. Il cannocchiale è completamente capovolgibile, ha un reticolo distanziometrico, con il filo centrale orizzontale e quello verticale raddoppiati per metà della lunghezza. Sulla superficie laterale è una livella torica, disposta in asse con il cannocchiale, racchiusa in un corpo cilindrico avvitato alla traversa in corrispondenza del collare del cannocchiale. Sulla destra del cannocchiale (quando si osservi lo strumento con il cannocchiale disposto con la livella superiormente), disposto parallelamente ad esso e fuoriuscente dal corpo della traversa, è il tubicino cilindrico del dispositivo di lettura dei cerchi graduati orizzontale e verticale, munito di adattamento alla vista. Il campo del microscopio del dispositivo mostra una finestra rettangolare con due piccoli slarghi rettangolari centrali contenenti le lettere "V" e "O", disposte in prossimità delle relative graduazioni verticale ed orizzontale. L'indice di lettura è costituito da un filo verticale disposto a congiungere le due lettere. La graduazione orizzontale è centesimale, destrorsa, con divisioni principali ogni grado, indicate da valori (divisioni secondarie ai 5 decimi di grado, e suddivisioni al centesimo di grado). La graduazione verticale, con zero allo zenit, è oraria e di precisione analoga a quella orizzontale. Il dispositivo geometrico di mira è avvitato sulla superfice. funzione: misura celerimetrica del terreno (misura indiretta di distanze, angoli orizzontali e verticali, dislivelli). modalità d'uso: Collimando ad una stadia, mediante la lettura ai fili, è possibile ricavare la misura indiretta della distanza ed il dislivello; la lettura sulle graduazioni restituisce la stima degli angoli azimutale e zenitale |
Date | |
Source | Own work |
Author | MuMiCaserta |
Camera location | 41° 04′ 44.69″ N, 14° 20′ 32.87″ E ![]() | View this and other nearby images on: OpenStreetMap | ![]() |
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Osservazioni: Sulla superficie laterale del supporto del mozzo, in carattere corsivo a mano, su una etichetta, con inchiostro, è scritto "X173". Lo strumento è un tacheometro di modello medio, ripetitore, utile al rilievo celerimetrico del terreno. Boaga (G. Boaga: Topografia teorica e operativa, UTET, Torino, 1963) descrive le caratteristiche tecniche del 4140 con la seguente introduzione: "La Filotecnica Salmoiraghi ha anche realizzato recentemente altri due tacheometri, modello 4140 e 4150 rispettivamente". Il "recentemente", riferito al 1963, anno di stesura del testo, copre l'ambito di almeno un decennio, visto che, la targa interna alla custodia attesta il collaudo dello strumento nel settembre del 1952. Lo strumento risulta nella minuta di presa di consegna degli strumenti del laboratorio di Topografia (scritta con una macchina da scrivere su carta intestata dell'Istituto) datata 5 febbraio 1951 e firmata dal titolare della cattedra di topografia dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro", Prof. Ing. Giuseppe Marchitto, e dall'Assistente Tecnico-Pratico geom. Agostino Russo. La minuta, ritrovata tra la documentazione di ufficio della scuola, riporta l'elenco sintetico degli strumenti presenti nel gabinetto di topografia, affiancati dal numero di inventario generale. Agli strumenti già presenti ed inventariati a quella data, l'elenco aggiunge il "materiale non ancora inventariato in quanto abbisogna di essere prima revisionato e messo in piena efficienza". L'indicazione dello strumento non è inserita nelle categorie succitate ma risulta annotata a mano, ad inchiostro, in carattere corsivo, in calce all'elenco, dopo la date e le firme. Ciò restringe il campo di oscillazione della data di acquisto dello strumento tra il febbraio 1951 e il settembre 1952, data del collaudo.
bibliography: P. Di Lorenzo, Catalogo del Museo Michelangelo, in Il Museo Michelangelo: gli strumenti e i modelli per la topografia: tradizione, innovazione, didattica, a cura di Pietro Di Lorenzo e Maria Rosaria Iacono, Soprintendenza BAPSAE per le province di Caserta e Benevento, Caserta, 2004.
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Camera manufacturer | SONY |
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Camera model | CD MAVICA |
Exposure time | 1/320 sec (0.003125) |
F-number | f/2.5 |
ISO speed rating | 100 |
Date and time of data generation | 23:15, 6 August 2003 |
Lens focal length | 21 mm |
Orientation | Normal |
Horizontal resolution | 72 dpi |
Vertical resolution | 72 dpi |
File change date and time | 23:15, 6 August 2003 |
Y and C positioning | Co-sited |
Exposure Program | Aperture priority |
Exif version | 2.1 |
Date and time of digitizing | 23:15, 6 August 2003 |
Meaning of each component |
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Image compression mode | 2 |
APEX exposure bias | 0 |
Maximum land aperture | 2 APEX (f/2) |
Metering mode | Spot |
Light source | Unknown |
Flash | Flash did not fire |
Supported Flashpix version | 1 |
Color space | sRGB |
File source | Digital still camera |
Scene type | A directly photographed image |