File:Galvanometro a specchio con sistema magnetico a nucleo interno, per l'insegnamento - Museo scienza tecnologia Milano 04366.jpg

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galvanometro a specchio con sistema magnetico a nucleo interno, per l'insegnamento - Modello Leybold 532 10.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
E. Leybold's Nachfolger AG (progettista/ costruttore)
Title
galvanometro a specchio con sistema magnetico a nucleo interno, per l'insegnamento - Modello Leybold 532 10.
Description
Italiano: Questo galvanometro a specchio è a sistema magnetico a nucleo interno con sospensione costituita da un nastro metallico rigido Il dispositivo è racchiuso in una custodia in metallo con una finestrella in vetro all'altezza dello specchietto concavo e due boccole da 4mm per i collegamenti elettrici Una leva d'arresto, regolabile dall'esterno, permette il bloccaggio e lo sbloccaggio della sospensione interna Sulla custodia è inserita una livella a bolla per il corretto posizionamento in orizzontale dello strumento Inferiormente fuoriesce un'asta inserita in una base d'appoggio trapezoidale.
Funzione

Misure di corrente in sistemi ad alta resistenza, misure di tensione in sistemi a bassa resistenza, misure balistiche in esperimenti didattici Questo galvanometro va utilizzato con un regolatore di sensibilitàAttraverso lo specchio concavo ed una lampada opportunamente posizionata è possibile generare un indice luminoso che permette la lettura su una scala apposita.

Notizie storico-critiche
Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984.
Date between 1959 and 1959
date QS:P571,+1959-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1959-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1959-00-00T00:00:00Z/9
Medium specchio
Dimensions height: 30 cm (11.8 in); width: 8 cm (3.1 in)
dimensions QS:P2048,30U174728
dimensions QS:P2049,8U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
4366
Object history Chima Soc.
References
  • Apparecchi Fisica (1961) Apparecchi di fisica per l'insegnamento : Catalogo PH 58 I, Milan, p. 91
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
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w:en:Creative Commons
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current06:59, 21 May 2016Thumbnail for version as of 06:59, 21 May 2016853 × 1,280 (166 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Fisica | AUT1R = progettista/ costruttore | AUT1N = E. Leybold's Nachfolger AG | CMPD = 2008 | INV1N = 4366 | CTC = Strumenti di...