File:Dittafono a cilindri - Museo scienza tecnologia Milano 07724 dia.jpg

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Author
American Graphophone Company (costruttore)
Title
dittafono a cilindri - Dictaphone.
Description
Italiano: Dittafono costituito da una scatola di legno contenente il motore elettrico. Il motore, per mezzo di una cinghia di trasmissione, mette in rotazione il volano nel quale è inserito l'asse del mandrino; la rotazione è trasmessa anche alla vite senza fine che trascina il supporto della testina lungo una guida parallela al mandrino. Sul piano è posto l'interruttore per l'accensione del motore, costituito da una manopola in ebanite. Il cavo elettrico di alimentazione esce dal lato posteriore dell'apparecchio.
Funzione

Riproduzione di suoni incisi su cilindro di cera

Modalità d'uso

Introdurre un cilindro di cera sul mandrino. Inserire la spina nella presa di corrente ed accendere il dittafono. Utilizzare una cornetta per la dettatura.

Notizie storico-critiche
I dittafoni sono apparecchi che venivano prelaventemente impiegati negli uffici per la registrazione e la riproduzione di corrispondenza corrente, successivamente da dattilografare. I primi dittafoni derivarono dal fonografo brevettato da Thomas Alva Edison (1848-1931) nel 1877. Sfruttando le vibrazioni sonore, Edison riuscì a incidere, per mezzo di una puntina mossa dalle vibrazioni di una membrana, la superficie di un cilindro, mantenuto ad una velocità di rotazione costante; facendo ripercorrere alla puntina il solco dell'incisione con la stessa velocità, le oscillazioni della puntina trasmettevano a loro volta la vibrazione alla membrana, che riproduceva il suono precedentemente registrato. Inizialmente, la superficie del cilindro era ricoperta di stagnola, ma la bassa qualità del suono spinse alla sperimentazione di diversi supporti per l'incisione; per la produzione dei cilindri, vennero quindi adottati speciali impasti a base di cera in diverse combinazioni di ingredienti. A partire dall'ultimo decennio del 1800 prese avvio lo sfruttamento commerciale del fonografo per le registrazioni musicali. Dal 1893 tuttavia il cilindro dovette confrontarsi con la concorrenza del disco che andò progressivamente affermandosi durante il primo decennio del 1900, per giungere al definitivo abbandono dei cilindri nel 1929. Se il consumo domestico vide prevalere il disco, il cilindro trovò tuttavia un'applicazione negli uffici con la diffusione dei dittafoni per la registrazione della corrispondenza destinata ad essere successivamente dattilografata. Per questo scopo vennero sviluppate macchine specializzate, basate su un principio di funzionamento del tutto simile al fonografo di Edison, che comprendevano apparecchi registratori, apparecchi riproduttori e piallatrici per livellare la superficie incisa. L'utilizzo dei dittafoni a cilindri rimase diffuso fino agli anni '50 del 1900, quando vennero sostituiti da dispositivi magnetici.
Date between 1907 and 1907
date QS:P571,+1907-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1907-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1907-00-00T00:00:00Z/9
Medium ebanite
Dimensions height: 28 cm (11 in); width: 43 cm (16.9 in)
dimensions QS:P2048,28U174728
dimensions QS:P2049,43U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
7724
Object history Donner Flori, Erminio
References
  • Hemardinquer P. (1930) Le phonographe : et ses merveilleux progrès, Parigi
  • Chew V.K. (1967) Talking machins 1877 -1914 : Some aspects of the early history of the gramophone, London
  • Assante E./ Ballanti F. (2004) La musica registrata, Rome
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current11:59, 21 May 2016Thumbnail for version as of 11:59, 21 May 20161,280 × 818 (268 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | BIB2G = Talking machins 1877 -1914 : Some aspects of the early history...

Metadata