File:Diottra di tavoletta pretoriana, Galileo, Firenze, 1900 - 1924 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg
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[edit]DescriptionDiottra di tavoletta pretoriana, Galileo, Firenze, 1900 - 1924 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg |
Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta
luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di topografia firma: Officine Galileo, Firenze data: 1900 - 1924 materia e tecnica: metallo, vetro sagomati materia e tecnica: metallo sagomato misure (unità: mm): Altezza: 297 - Larghezza: 181 - Lunghezza: 714 Oggetto: E' la diottra di una tavoletta pretoriana completata da una riga metallica, graduata da un lato, con lo zero situato al centro di una doppia graduazione (crescente verso destra e verso sinistra) compresa negli intervalli 17, 0 e 0, 10, con divisioni principali al centimetro, valori indicati ogni centimetro, suddivisioni al millimetro. Oltre il valore 10 crescente verso destra, i valori sono indicati ogni 5 e non ci sono suddivisioni. A circa 2/3 della lunghezza della riga è un pomello metallico, piantato verticalmente, a forma di ghianda. La riga è rettilinea sul lato recante la graduazione; su tutti gli altri lati ha un profilo mistilineo sagomato per contenere la base della diottra e la sezione breve (8-17) della graduazione verso sinistra, inserita in una fessura rettangolare. La diottra poggia su una base sagomata come un cerchio mancante di un settore retto dal lato verso la graduazione crescente. La base poggia sulla riga mediante leve a flessione, utili a realizzare piccole inclinazioni dell'asse verticale (ottenibili dalla pressione di una vite, ubicata sulla base). L'orizzontalità dell'asse di rotazione del cannocchiale è controllata dalla livella torica (munita di vite di rettifica), disposta sulla base in direzione ortogonale alla direzione della graduazione. L'alzata della diottra ha un corpo tronco-conico, con la parte inferiore sagomata e svuotata per metà della sezione, fino ad un'altezza di circa 1/4 dalla base. All'interno è un perno a vite. La sommità della colonna regge il collare di sostegno della leva di appoggio del meccanismo di blocco e di piccole rotazioni dell'alidada rispetto al cerchio orizzontale; i meccanismi sono comandati da viti. Al di sopra del collare è il cerchio orizzontale, fisso, graduato, sessagesimale, orario, quasi totalmente illeggibile, inciso su una corona circolare collegata al centro delle diottra da sei bracci radiali. Sul cerchio poggia un listello in ottone e su esso l'alidada i cui montanti sono sagomati in una superficie cilindrica. Sull'alidada aggancia l'altra leva di sostegno del meccanismo di blocco e di spostamenti micrometrici. Ortogonale alla direzione della riga di base e disposta orizzontalmente è l'ottica (a forma di tubo cilindrico) per la lettura del cerchio orizzontale che attraversa l'alidada da parte a parte. Dal lato dell'oculare è una vite di ottone che comanda il nonio, costituito da un disco metallico graduato, disposto ortogonalmente al tubo dell'oculare per le letture ed agganciato ad esso mediante un collare. Il nonio ha divisioni principali all'unità, in numero di venti, tutte indicate dai valori, e suddivisioni ogni terzo dell'unità. Dall'estremità opposta è un apparato di riflessione che orienta l'obiettivo sulla graduazione. I montanti sorreggono i cuscinetti di appoggio dei perni del cannocchiale, chiusi con leve a scatto. Su un perno dell'asse di rotazione del cannocchiale è la vite di blocco delle rotazioni del cannocchiale e, più in basso, sostenuto da una leva, il meccanismo di inclinazione micrometrica dello stesso, con dispositivo a molla. All'altra estremità, l'asse è collegato al disco verticale graduato, sessagesimale, con doppia graduazione 0-180, divisioni principali ogni 5°, valori indicati ogni 10°, suddivisioni al grado. Al perno dell'asse del cannocchiale sono fissati, e solidali con esso: il nonio (60 divisioni su un doppio intervallo simmetrico 30 - 0 - 30, con valori indicati ogni 10, divisioni secondarie ogni 5 unità, suddivisioni all'unità); la livella torica (munita di vite di rettifica), disposta parallelamente al cannocchiale; l'asta recante la vite micrometrica. Incernierato sullo stesso perno, rispetto al quale può ruotare, è il microscopio di lettura, montato su una leva ricurva con uno snodo all'estremità. Il cannocchiale, ribaltabile, posto al centro dei montanti dell'alidada, è retto da un collare collegato ai perni dell'asse di rotazione. In prossimità dell'obiettivo, è la vite di adattamento alla distanza. funzione: Misura e rilevo immediato del terreno (goniografo). modalità d'uso: La tavoletta pretoriana è un goniografo, cioè uno strumento che consente di rilevare e riportare direttamene gli angoli del terreno ridotti all'orizzonte, senza determinarne la misura. E' usata per il rilievo allo scopo di ottenere già in situ la restituzione grafica dell'appezzamento: si collima ai punti e si riportano sul disegno (poggiato sullo specchio ligneo, in questo esemplare non conservato) le distanze (misurate direttamente) e gli angoli rilevati. |
Date | |
Source | Own work |
Author | MuMiCaserta |
Camera location | 41° 04′ 44.69″ N, 14° 20′ 32.87″ E | View this and other nearby images on: OpenStreetMap | 41.079081; 14.342465 |
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Osservazioni: L'inventario più antico dell'Istituto "Buonarroti" riporta due volte una "tavoletta pretoriana". Al numero 47, qui attribuito, si tratta, con ragionevole certezza, della diottra superstite di una tavoletta pretoriana. Per la maggiore antichità si suppone che lo strumento di Spano, simile per struttura e tecnologia, alla data dell'inventario fosse già incompleto mentre questo strumento Galileo (più recente) fosse ancora in uso e completo.
bibliografia: P. Di Lorenzo, Catalogo del Museo Michelangelo, in Il Museo Michelangelo: gli strumenti e i modelli per la topografia: tradizione, innovazione, didattica, a cura di Pietro Di Lorenzo e Maria Rosaria Iacono, Soprintendenza BAPSAE per le province di Caserta e Benevento, Caserta, 2004.
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