File:De i vizj, e de i difetti del moderno teatro e del modo di correggergli, e d'emendarli (1753) (14594418850).jpg

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Title: De i vizj, e de i difetti del moderno teatro e del modo di correggergli, e d'emendarli
Year: 1753 (1750s)
Authors: Bianchi, Giovanni Antonio, 1686-1758 Torrelli, Pietro Girardenghi, Giovanni Battista, fl. 1751
Subjects: Theater Drama
Publisher: In Roma : Nella stamperia di Pallade : Appresso Niccolò, e Marco Pagliarini, mercanti di libri, e stampatori a Pasquino
Contributing Library: Getty Research Institute
Digitizing Sponsor: Getty Research Institute

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d ecci-tarne a fchivare i pregiudizj del Vulgo . Avendo io , diffe Tirfide ,parlato poco, ho imparato molto da voi, ed avendo oppofte cofefrivole , e leggere , ho avuta occafione di afcoltar da voi nfoluzio-ni gravi, e ben fondate . Ma poiché circa la Melopèa non avete al-tro che proporre ; refta che voi parliate della feconda parte eltrin-feca alla tragedia , e appartenente folamente alla buona efecuzio-nediefla, cioè, dellapparato feenico . Alla preftnza dAudal-go, rifpofe Mirèo , volete voi , che parli d una maceria , di cuiegli, fia detto fenza voftra ofTefa , può efTer Maeitro a tutti noi ?Io toccai quefta parte , perche da Ariifoteie vien accennata , ben-ché nonfpiegata, non perche intenderti di favellarne, malTìma-mente non appartenendo queita al Poeta , o al Compofitore delDramma, ma ad altri Artefici, i quali e valenti Architetti, edottimi conofeitori di quello , che conviene all azione drammaticaper decorarla come bifogna , debbono edere , le quali due cofe nel noitro
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RAGIONAMENTO SESTO. 3 II noftro Audalgo eccellentemente fi trovano. Pregato per tanto ditutti Audalgo a favellare, dopo qualche refiftenza così cominciò .Voi forzandomi, o Amici a ragionare di cofa piena di controversemi obbligate ad efpormi alla critica , o alla condannagione di tuttiquelli, che in quella materia fen tono diverfamente da me . Ondeio mi protetto , che dicendovi il mio parere , non intendo in ve-run modo riprovare Je altrui opinioi, che dalla mia troverete peravventura diverfe . Per difcorrere adunque ordinatamente fopra1 apparecchio fcenico mi fembra bene dividerlo in due parti, cioèin Teatro, ed in fcena : per Teatro intendo il luogo deftinato aglifpettatori ; per fcena il luogo deftinato agli attori, e benché ilTeatro fia fatto per la fcena , e la fcena per Io Teatro, nulladime-no efìTendo diverfi , ediftinti gìufi di amendue convien diftinta-mente ragionarne . Qual fia tra noi oggi il Teatro, e quale la fcenaefTendo noto a ciafchedunodi noi, non occor favella

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