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Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta

luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di scienze pure

firma: Fratelli Ottavi, Casale Monferrato (attribuito) L'attribuzione è costruite per confronto con i campioni (residui di una serie più vasta) di anticrittogamici, probabilmente realizzati dalla Casa Agricola "Fratelli Ottavi" di Casale Monferrato. Non è provata da documenti la provenienza originaria del campionario di concimi dal Regio Istituto Tecnico "Garibaldi". I beni del "Garibaldi" alla soppressione furono ceduti al "Terra di Lavoro" nel 1938. L'ipotesi della provenienza del "Garibaldi" resta decisamente più probabile rispetto alla provenienza dall'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro" che non ereditò la tradizione agraria, presente nel "Garibaldi".

data: 1920 - 1938 La datazione proposta è stabilita per confronto con il campionario di anticrittogamici del Museo Michelangelo, probabilmente prodotto dalla Casa Agricola Ottavi di Casale Monferrato. Il limite superiore è fissato dalla data di soppressione dell'Istituto Tecnico "Garibaldi" da cui il "Buonarroti" ha ereditato il patrimonio più antico per il tramite dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro". Più probabilmente, l'intervallo potrebbe essere ristretto tra il 1925 e il 1930 sulla scorta dello stile grafico dei caratteri delle etichette, ancora piuttosto lontano dalla retorica propria del Regime Fascista.

dimensioni (ampolla): unità (mm) altezza 126 - larghezza 45 - lunghezza 45

materia e tecnica (ampolla): vetro, carta

Oggetto: collezione di concimi

chimica inorganica, trasformazioni industriali concimi minerali

Le polveri dei concimi agrari sono contenute in ampolle in vetro, di forma cilindrica concluse da una calotta emisferica all’estremità superiore. L’altra estremità è sagomata a stelo troncoconico. Un tappo in vetro con bordo cilindrico penetra nello stelo. La chiusura ermetica è garantita da uno strato di collante verniciato nero che ricopre lo stelo e il tappo. Le ampolle contengono: N. 1 Salino potassico 40/42, N. 2 Nitrato di soda 13/16, N. 3 Solfato ammonico 20/22, N. 5 Perfosfato minerale 15/16, N. 6 Perfosfato d'ossa 40/42, N. 7 Fosfoazoto, N. 8 Concime misto O. M., N. 9 Gesso agricolo, N. 10 Cloruro potassico 50/52, N. 11 Scorie Thomas, N. 12 Solfato di ferro agricolo.

funzione: sussidio alla didattica dell'agricoltura, campione dimostrativo

modalità d'uso: sperimentazione agraria. L'azione dei concimi chimici di sintesi punta a migliorare la composizione chimica del terreno agrario per ottimizzare la produzione. In particolare, dagli studi di von Liebeg (che recuperò proposte di Carl Sprengel del 1828) emerse il ruolo critico recitato nei terreni agrari dalle concentrazioni minime di azoto, potassio e fosforo.

Le polveri erano mescolate a secco per arricchire il terreno agrario degli elementi chimici voluti, in accordo alle teorie sviluppate da Justus von Liebig dagli anni 1830 circa e diffuse in agronomia teorica dagli anni 1840. Ancora negli anni 1880-1900 molti centri di ricerca agronomica sperimentale (anche nelle scuole) erano impegnati a studiare l'efficacia di ciascun concime sintetico per le diverse coltivazioni e le specifiche caratteristiche del terreno disponibile. L'uso pratico e la commercializzazione sembra diffondersi in Italia parallelamente allo sviluppo della loro produzione industriale (1890 - 1910). Le cosiddette "Scorie Thomas" furono brevettate da Sidney Gilchrist Thomas nel 1878. L'azione dei concimi chimici di sintesi punta a migliorare la composizione chimica del terreno agrario per ottimizzare la produzione. In particolare, dagli studi di von Liebeg (che recuperò proposte di Carl Sprengel del 1828) emerse il ruolo critico recitato nei terreni agrari dalle concentrazioni minime di azoto, potassio e fosforo.