File:Antonio-Mosca-note-autobiografiche-trascrizione-pag-01.jpg

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Italiano: Note autobiografiche di Antonio Mosca (1870-1951) fino al 1923.- trascrizione
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Author Albertomos
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Antonio Mosca "Fui io"
1923 circa - autoritratto a matita con nota autografa
Italiano: il testo delle 9 pagine manoscritte letteralmente recita:



Pag.1) Nato a Pieve di Cento il 27 Maggio 1870. Frequentai le scuole comunali a Pieve - corso superiore per istintiva inclinazione al disegno.

Nato, gemello nel 1870 il 27 Maggio a Pieve di Cento - feci le scuole elementari promosso alle scuole secondarie – proposto insieme al fratello Pietro di proseguire negli studi fino a conseguire una laurea a spese del Comune (trovandosi i miei genitori in condizioni bisognose pensai di rimanere al loro fianco per aiutarli nella bisogna) giunto all’età di 16 anni sentii come trascinato da forza naturale di dedicarmi al disegno non vedendo di meglio nella futura esistenza.

Pag.2) Nel 1887 [fui] inscritto nella scuola professionale di Cento dove insegnava il valente Professore Marcello Basilio Mallarini da Genova, defunto [nel 1902]. Frequentai il corso di 5 anni (in solo due) premessa l’inclinazione naturale a detta dello stesso Professore. Compii regolare corso di disegno, d’ornato, geometria, proiezione prospettiva teorico pratica dimostrativa.

Recatomi a Bologna fui assunto per pratica in decorazione dal celebre decoratore Luigi Leonardo Banzi per due anni circa [1896-1898] divisi seco le peripezie (premesso il carattere strano).

Oltre a disegnare continuamente studiai a fondo il trattato di prospettiva del Paradosso [Giulio Troili (1613-1685)] e del Fontana, del Cocchi di Budrio, del [Giuseppe] Becchetti [(1724-1794)] e maggiormente del Thenot francese (che appresi con sicurezza essere il migliore d’ogni altro) Tassari, Sandriani e Bagazzi.


pag.3) [nel 1891] Compilai un Trattato di prospettiva, che premesso l’aggiunta della Proprietà dei triangoli, fu premiato all’esposizione del 1911 [a Milano] con medaglia d’oro e croce al merito così come a Parigi all’esposizione del Progresso moderno con gran premio e medaglia d’oro. Per mancanza di mezzi non pubblicato. Compiuto il servizio militare [15.12.1891 - 14.10.1893] recatomi nuovamente a Bologna fui iscritto nel 1894 all’Istituto di Belle Arti per un trienno col sussidio del Comune di Pieve di Cento.

Dato in pasto ai negrieri (impresari) eseguii diversi lavori di decorazione, i più noti: Teatro Eden di Bologna nel 1898, Sale a Rovigo, a Ferrara, a Cesena, a Castel San Pietro. Vedere nota [1]


Pag.4) Stanco di tanta umiliazione e di servaggio decisi di svincolarmi e fare da me assumendo in conto proprio i lavori: villa del Conte Pennazzi, dal Prof. Comm. Attilio Muggia e così altri seguenti, sinchè nel 1903 fui richiesto dal Prof. Sigismondo Nardi – grande affreschista allievo del Prof. Mariani di Roma – per portarsi nella chiesa arcipretale di Borgo di Valsugana (Trentino) per dipingere la decorazione di detta chiesa, cupola e corpo della chiesa e cappelle annesse dove trovasi quella grande tavola del Pittoni (il San Matteo), per sei mesi vi lavorai indefesso. Ritornato a Bologna, qui fui incaricato di dipingere l’appartamento del Sig. marchese Scarselli in via Mazzini – dell’eredità Bisteghi - dove fu ucciso il conte Bonmartini (N.d.r. caso Murri) - e vi è la famosa Venere di scuola del Perugino testè riportata nel catino dallo stesso Prof. Nardi -.

Pag.5) - Nel 1904 e 1905 fui a dipingere nel Monumento al Redentore a Montagnaga di Pinè (Scala Santa)

- Poi nel 1905 nella Chiesa di S. Maria Maddalena in via Zamboni col Professore Domenico Ferri nel presbiterio e nell’abside

- Indi una Chiesina privata in via Imperiale a Borgo di Valsugana (ora via Redenzione) di proprietà della Baronessa Umbrae Ceschi

- Col Nardi fui ancora nel 1916 a dipingere la decorazione della Chiesa di Magliano di Tenna Marche

- Per conto suo [del Nardi dipinsi] nel Duomo di Recanati

- Poi feci un salotto stile impero per il D. Cav. Baldi in via Cesare Battisti al numero 11 con vari ambienti in stile barocco

- Del Sig. Davide Minelli piano 1°. Appartamento

- Villino del Sig. Paolino Gentile in stili diversi

- Sala da pranzo del Sig. C. Passoni (?) in via S. Stefano 13 p1

- Appartamento del Sig. D. Battista Gargnani (?) via Castiglione 41

- Oltre a milioni di soffitti di minore importanza.


Pag.6) - Col Prof. Ferri fui ad Imola Casa Conti Zunisi

- Ad Ascoli Piceno (decorazione della Sala del Consiglio Provinciale)

- A Spello Cappella di S. Bernardino nella Chiesa di S. Lorenzo

- Nella Chiesa del Sacro Cuore abside in Bologna

- Per ultimo a Grottamare in una Cappella della Marchesa Laureati nel Cimitero

- Nel 1923 feci il restauro della Chiesa di Borgo di Valsugana per metà rovinata dalla Guerra

- Indi dipinsi la Chiesa Parrocchiale di Novaledo presso Romegno Mater

- Ebbi commissioni per la decorazione della Chiesa di Canal San Bovo Trentino


Pag.7) Di decorazione – lavori eseguiti in Provincia e fuori

- Teatro Eden 1898

- Villa Pennazzi Borgo Panigale 1900 [2]

- Chiesina di S. Anna ad Argelato [3].

- Abside della Chiesa Arcipretale di Castello d’Argile

- Presbiterio Chiesa Arcipretale a S. Agata Bolognese

- A (Castagnolino) di Castel Maggiore cappelle laterali nel corpo della Chiesa [4]

- Cappella nella sacrestia di Bibbiano (?) proprietà di Barbieri

- Chiesina della Sig.a Baronessa Umbrae Ceschi a Borgo di Valsugana Trentino 1905

- Appartamento N.U. Sig. Marchese Scarselli [5] in via Mazzini

- Con Bisteghi 1904 a Migliarino di Ferrara Villa Pavanelli

- Nel Palazzo del Sig. Baldi in via Imperiale


Pag.8) Fui col Prof. Nardi Sigismondo allievo del celebre affreschista Mariani:

– nella chiesa Arcipretale di Borgo di Valsugana Trentino

- nel Monumento del Redentore (Scala Santa) a Montagnana di Pinè

- a Magliano di Tenna nella Chiesa parrocchiale

E col Professore Domenico Ferri fui:

- ad Imola dal conte Zanari

– nella cupola e abside della chiesa di santa Maria Maddalena in via Zamboni a Bologna

– nell’abside del Sacro Cuore F. P. Galliera in Bologna

– in Ascoli Piceno nella Sala del Consiglio Provinciale

– a Spello nella chiesa di San Lorenzo

ad ultimo con questo grande a Grottamare in una cappella del Cimitero della N. D. Marchesa.

Già infermo di paralisi e pur sempre forte artista [probabilmente si riferisce a Sigismondo Nardi morto il 24 dicembre 1924].


Pag.9) - da Pasquini Sig. Cav. Aurelio via S. Stefano 13 sala da pranzo

- dal Sig. Davide Minelli in via Imperiale 11 più altro appartamento al 41 Via Castiglione

- da Sig. D. Battista Garagnani

- Villa del Conte Manzoni Ing. Domenico a Tavernelle

Note:

  1. N.d.r. Da queste note autobiografiche non risulta il viaggio in Romania che lasciano ipotizzare sia stato fatto sia il passaporto rilasciato nel 1899 sia l'appunto su una agendina dell'epoca relativo alle tappe ferroviarie da Bologna a Bucarest.
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  2. Villa Gina, nota anche come villa Flora, di Borgo Panigale, via Sant' Agnese, nel 1900 diventa proprietà del conte Cosimo Pennazzi che fa costruire l' attuale edificio in stile eclettico e moderno come nido d' amore per la moglie Virginia Lisi. Il progetto è di Attilio Muggia.
  3. La cappellina di S. Anna faceva parte del "fondo Viola in Argelato" proprietà del ricco possidente bolognese cavaliere Camillo Pennazzi
  4. Trattasi forse dell'attuale chiesa di San Martino a Castagnolo Minore di Bentivoglio.
  5. Conti e marchesi Scarselli, ascritti alla nobiltà di Bologna dal 18 dicembre 1724, conti di Poggio dal 1741 e creati marchesi da papa Gregorio XVI nel 1835.[1]

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