File:Ancora tipo Hall - Museo scienza tecnologia Milano 07451.jpg

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ancora tipo Hall   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Title
ancora tipo Hall
Description
Italiano: Ancora di tipo Hall da 88 quintali in acciaio. L'ancora è composta da due parti, il fuso, di forma prismatica e sezione ottagonale, e il blocco della testa d'ancora; le due parti sono collegate mediante due protuberanze del fuso, chiamate orecchioni, inserite nel largo foro centrale della testa e bloccate da due robuste chiavarde. Nella testa del fuso è imperniato il maniglione per il collegamento alla catena, mentre nella sua parte inferiore si trovano due anelli di sospensione per le operazioni di sistemazione dell'ancora a bordo. L'ancora è provvista di un ceppo metallico piatto, con rami divergenti parallelamente all'angolo di rotazione delle marre. Il blocco della testa d'ancora è costituito da due marre ricurve verso l'alto e provviste di patte lanceolate e da due contromarre perpendicolari al piano di sviluppo delle marre.


Notizie storico-critiche
L'ancora è l'organo utilizzato per dare un solido attracco agli ormeggi di un galleggiante, che sia una barca o una nave, e la cui grandezza è direttamente proporzionale alle dimensioni del galleggiante. Generalmente dotata di due bracci chiamati marre, l'ancora viene trascinata in modo da far presa sul fondo e tenere così ferma la nave contro l'azione del vento e delle correnti. Nel 1819 vennero introdotte le ancore a marre articolate che presero piede parallelamente alla navigazione meccanica. Questa tipologia di ancore è formata da due parti distinte e collegate mediante una robusta articolazione, il fuso e la testa d'ancora, costituita dal blocco delle marre e delle contromarre; la presa sul fondo viene ottenuta mediante la rotazione delle marre di un angolo di 40°-45°. Le contromarre, assenti nelle ancore a marre fisse, favoriscono la presa del fondo, perchè, opponendo resistenza al trascinamento, sollecitano la rotazione delle marre e ne facilitano l'interramento. Le ancore di tipo Martin furono le prime ancore a marre articolate ad apparire e dalle quali derivarono i vari modelli successivi. L'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" presenta un ceppo metallico che venne eliminato nelle unità successive per evitare danni alla carena della nave durante la discesa. L'iscrizione HALL'S PATENT / ANCHOR C. / SHEFFIELD presente su una delle marre non si riferisce alla società produttrice, ma alla compagnia proprietaria dei brevetti e dei diritti ad essi legati.
Date between 1886 and 1900
date QS:P571,+1500-00-00T00:00:00Z/6,P1319,+1886-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1900-00-00T00:00:00Z/9
Medium acciaio
Dimensions width: 205 cm (80.7 in)
dimensions QS:P2049,205U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
7451
Object history Dipartimento Marittimo La Spezia
References
  • Malfatti V. (1899) Ancore e catene, Rome
  • Imperato F./ Imperato E. (1961) Arte navale, Milan, v. I pp. 117−122
  • Mannella G. (1976) Elementi di tecnica navale, Milan
  • Avilia F. (2007) La storia delle ancore, Formello
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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