File:Alimentatore universale - Museo scienza tecnologia Milano 11821 01.jpg

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alimentatore universale - Modello Phywe 7532.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
PHYWE AG (progettista/ costruttore)
Title
alimentatore universale - Modello Phywe 7532.
Description
Italiano: Lo strumento ha forma parallelepipeda, ed è racchiuso in una custodia metallica che poggia su quattro piedini in gomma ed è trasportabile mediante una maniglia in metallo estraibile, fissata superiormente Il pannello frontale è interamente occupato dai dispositivi che ne permettono l'utilizzo Oltre ad un interruttore per l'accensione con la relativa lampada che ne indica il funzionamento ed a tre fusibili estraibili con facilità, troviamo le boccole per i collegamenti elettrici e due commutatori per la regolazione delle tensioni. Le uscite, galvanicamente separate dalla rete, sono: due in parallelo per tensioni continue da 250V e due per tensioni continue da 500V (entrambe con 100mA), tre uscite regolabili con continuità per tensioni continue da 0 a 50V (con 10mA) oppure 500V inseribili a scelta mediante un interruttore, per tensioni continue da 0 a 250V (con 50mA) (in realtà sono prelevabili separatamente o in serie, mediante una spina di corto circuito in dotazione, tensioni continue da 0 a 50V oppure da 0 a 250V), per tensioni continue da 270 a 500V (con 50mA). Altre quattro coppie di boccole in uscita in parallelo permettono prelievi di correnti alternate a basse tensioni: 4V (1A), 6,3V (5A), 12,6V (0,5A) Lateralmente sono presenti dei fori per l'aerazione e dal retro fuoriesce il cavo di collegamento alla rete di alimentazione con spina di sicurezza Sul retro è applicata una targhetta metallica riportante il nome dell'azienda costruttrice ed alcuni dati dello strumento.
Funzione

Questo strumento fornisce tensioni continue livellate fisse e regolabili fino a 500V, e correnti alternate a basse tensioni (sino a 12,6V) che servono per l'accensione dei tubi elettronici. L'apparecchio è stato realizzato per molteplici impieghi didattici: ad esempio, per esperienze con tubi elettronici, fotocellule, fotodiodi, per esperienze di elettrostatica, per proiettori diottrici, per alimentare oscilloscopi, per usi con generatori di frequenze o di ultrasuoni, ecc.

Notizie storico-critiche
Questo dispositivo faceva parte del materiale fornito dalle case costruttrici per la "Mostra di Materiale Scientifico Didattico per l'Insegnamento della Fisica" e successivamente venne usato nel "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984 Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una Mostra Permanente di Materiale Scientifico-Didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario La Mostra, realizzata nel 1965, raccolse molte apparecchiature presentate dalle case costruttrici di materiale didattico allora presenti sul mercato: Alfa Tecnica, Didattica Amatori, S.A.E.L., Brizio Basi, Esso Standard Italiana, Forniture Scolastiche, Leybold-Chima, Officine Galileo, Phywe Italiana, G.B. Pravia & C., Philips, Polaroid, S.E.C.I.,, S.I.A.S., Silvestar, U.N.A La partecipazione da parte delle aziende era gratuita ma il Museo si riservava di scegliere fra il materiale presentato quello ritenuto più conveniente ed efficace per la scuola Il materiale venne presentato allestito su tavoli con esperimenti già pronti e realizzabili dai docenti o dai tecnici del Museo.
Date between 1959 and 1970
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1959-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1970-00-00T00:00:00Z/9
Medium gomma
Dimensions height: 21 cm (8.2 in); width: 27 cm (10.6 in)
dimensions QS:P2048,21U174728
dimensions QS:P2049,27U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
11821
Object history Phywe Italiana S.p.A.
References
  • Apparecchi insegnamento (1964) Apparecchi per l'insegnamento della Fisica : Catalogo P 503, Turin, p. 155
  • Mostra permanente (1965) Mostra permanente del materiale scientifico didattico per l'insegnamento della Fisica : catalogo - guida, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current11:55, 21 May 2016Thumbnail for version as of 11:55, 21 May 20161,280 × 1,280 (505 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Fisica | AUT1R = progettista/ costruttore | BIB2G = Mostra permanente del materiale scientifico didattico per l'insegnamento della...

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