File:Televisore CRT, bianco e nero, da tavolo, a valvole - Museo scienza tecnologia Milano 09557.jpg

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televisore CRT, bianco e nero, da tavolo, a valvole - Kennedy KE 4167.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Kennedy (costruttore)
Title
televisore CRT, bianco e nero, da tavolo, a valvole - Kennedy KE 4167.
Description
Italiano: Televisore con mobile in legno squadrato e con fronte in materiale plastico bianco e profili color oro. Poggia su piedi in metallo color oro, storti Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio, protetto da un vetro A destro dello schermo, in colonna, si trova la spia di accensione, una griglia in plastica che protegge l'altoparlante interno, 4 manopole per la regolazione di luminosità 1°, luminosità 2°, contrasto, volume, 4 tasti per le selezioni: video, tono, int, 2° P.R Sulle pareti laterali sono presenti griglie per l'aerazione Il retro, in metallo verniciato di nero, presenta, sul lato, un selettore per i canali da A ad I delle bande VHF e una manopola per la sintonia fine. Sulla parete posteriore si hanno i connettori per antenne UHF e VHF, portafusibili, viti per la regolazione di linearità verticale, altezza e focalizzazione.
Funzione

Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero Riceveva sia canali UHF che VHF.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Date between 1955 and 1965
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1955-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1965-00-00T00:00:00Z/9
Medium materiale plastico
Dimensions height: 525 cm (17.2 ft); width: 68 cm (26.7 in)
dimensions QS:P2048,525U174728
dimensions QS:P2049,68U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
9557
Object history Piazzolla, Michele
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
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w:en:Creative Commons
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current08:19, 21 May 2016Thumbnail for version as of 08:19, 21 May 20161,280 × 853 (684 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | BIB2G = La televisione | AUT1N = Kennedy | CMPD = 2010 | INV1N = 9557...