File:Televisore CRT, bianco e nero, 18 pollici, da tavolo, a valvole e transistor - Museo scienza tecnologia Milano 09549 01.jpg

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televisore CRT, bianco e nero, 18 pollici, da tavolo, a valvole e transistor - Emerson Viscount (Sky Radar Series).   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Emerson Radio & Phonograph Corporation (costruttore)
Title
televisore CRT, bianco e nero, 18 pollici, da tavolo, a valvole e transistor - Emerson Viscount (Sky Radar Series).
Description
Italiano: Televisore con mobile in legno rivestito in materiale plastico. La parte anteriore è in plastica beige con particolari color oro e argento. Poggia su piedi in metallo sporgenti Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio, autoprotetto da 18 pollici A destro dello schermo, in colonna, si trovano una manopola per la selezione dei canali UHF (indicazioni numeriche da 21 a 75) e un selettore per le bande VHF (canali da 1 a 13), tre manopole per la regolazione del contrasto , della luminosità, del volume, un tasto per l'accensione Sul lato è presente un altoparlante circolare Il retro, in plastica nera, è forato per permettere l'aerazione e su di esso si trovano i connettori per antenne UHF e VHF (300 Ohm), le viti per la regolazione di ampiezza orizzontale e verticale, linearità verticale. È presente il cavo di alimentazione per la connessione alla rete elettrica.
Funzione

Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero Riceveva sia canali UHF (tutti gli 82 canali) che VHF.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Date between 1965 and 1970
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1965-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1970-00-00T00:00:00Z/9
Medium materiale plastico
Dimensions height: 43 cm (16.9 in); width: 57 cm (22.4 in)
dimensions QS:P2048,43U174728
dimensions QS:P2049,57U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
9549
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Verdegiglio D. (2003) La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Rome, pp. 222−231
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current13:31, 21 May 2016Thumbnail for version as of 13:31, 21 May 20161,280 × 921 (649 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | BIB2G = La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio...