File:Telaio di televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, a valvole - Museo scienza tecnologia Milano 10078 dia.jpg

From Wikimedia Commons, the free media repository
Jump to navigation Jump to search

Original file(1,280 × 1,100 pixels, file size: 516 KB, MIME type: image/jpeg)

Captions

Captions

Add a one-line explanation of what this file represents
telaio di televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, a valvole   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
G.B.C. Electronics (produttore)
Title
telaio di televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, a valvole
Description
Italiano: Struttura di televisore senza mobile. È presente un telaio in metallo al quale è fissato sia il circuito a valvole che il cinescopio rettangolare 21 pollici. Su una base in metallo si trovano, frontalmente, le manopole per la regolazione delle immagini (sintonia, contrasto, luminosità, volume, toni, ecc) collegate al circuito interno interamente visibile È visibile parte della struttura interna del cinescopio. In particolare si possono osservare, dal fondo, la prima parte del proiettore elettronico costituito da catodo e anodo focalizzatore. Poi è visibile il giogo di deflessione del fascio con le bobine orizzontali e verticali (esterno al cinescopio e collocate dopo il secondo anodo), infine lo schermo Il circuito comprende anche un altoparlante circolare.
Funzione

Telaio per televisore utilizzato per la ricezione delle immagini e dei suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi) Visione in bianco e nero.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento. Il punto luminoso sullo schermo traccia una serie di righe da sinistra a destra, dall'alto in basso. Appena l'ultima riga giunge al termine, ha inizio di nuovo la prima riga.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La nascita della televisione elettronica è stata possibile grazie all'invenzione dei tubi a raggi catodici, nel 1904. Dai primi tubi di Braun a gas a catodo freddo, passando per numerose fasi di perfezionamento, si arriva al primo tubo a raggi catodici da utilizzare come cinescopio (inizialmente per oscilloscopi) a cura del tedesco Von Ardenne che trovò il modo di concentrare il flusso elettronico e modulare i raggi. Il primo cinescopio espressamente per televisori si deve a Zworykin e prevedeva la presenza di un elettrodo modulatore del fascio elettronico per ottenere chiari e scuri dell'immagine Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa della fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto. In Italia uno dei primi televisori che si diffuse tra il pubblico fu quello prodotto dalla Ditta Geloso seguito dalla società GBC (acronimo di Gian Bruto Castelfranchi) Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Date between 1950 and 1960
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1950-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1960-00-00T00:00:00Z/9
Medium metallo
Dimensions height: 51 cm (20 in); width: 54 cm (21.2 in)
dimensions QS:P2048,51U174728
dimensions QS:P2049,54U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
10078
Object history Bandini Buti Alberto
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Verdegiglio D. (2003) La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Rome, pp. 222−231
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
(Reusing this file)
w:en:Creative Commons
attribution share alike
This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.
You are free:
  • to share – to copy, distribute and transmit the work
  • to remix – to adapt the work
Under the following conditions:
  • attribution – You must give appropriate credit, provide a link to the license, and indicate if changes were made. You may do so in any reasonable manner, but not in any way that suggests the licensor endorses you or your use.
  • share alike – If you remix, transform, or build upon the material, you must distribute your contributions under the same or compatible license as the original.

File history

Click on a date/time to view the file as it appeared at that time.

Date/TimeThumbnailDimensionsUserComment
current13:30, 21 May 2016Thumbnail for version as of 13:30, 21 May 20161,280 × 1,100 (516 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = produttore | BIB2G = La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio f...