File:Storia ed analisi degli antichi romanzi di cavalleria e dei poemi romanzeschi d'Italia - con dissertazioni sull'origine, sugl'istituti, sulle cerimonie de' cavalieri, sulle corti d'amore, sui tornei, (14577058000).jpg

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Title: Storia ed analisi degli antichi romanzi di cavalleria e dei poemi romanzeschi d'Italia : con dissertazioni sull'origine, sugl'istituti, sulle cerimonie de' cavalieri, sulle corti d'amore, sui tornei, sulle giostre ed armature de' paladini, sull'invenzione e sull'uso degli stemmi ecc.; con figure tratte dai monumenti d'arte
Year: 1828 (1820s)
Authors: Ferrario, Giulio, 1767-1847 Melzi, Gaetano, conte, 1783-1851. Bibliografia dei romanzi e poemi romanzeschi d'Italia Cop.2: Cavagna Sangiuliani di Gualdana, Antonio, conte, 1843-1913, former owner. IU-R
Subjects: Romances, Italian Romances, Italian Epic poetry, Italian Epic poetry, French Knights and knighthood
Publisher: Milano : Tip. dell'autore
Contributing Library: University of Illinois Urbana-Champaign
Digitizing Sponsor: University of Illinois Urbana-Champaign

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o men-zione di un altra bandiera appellata parimenteT Ori fiamma, appartenente alla Casa dHarcourt:eccone la descrizione che ce ne lasciarono. Eradessa uno stendardo quadrato, nel mezzo delquale veniva rappresentata una corona di colorrosso con otto rosoni terminati in cima e neilati da pometti doro: un altro ve ne aveaanche nel centro d ogni rosone : questa coronaera accompagnata da fiamme : lo stendardo eracontornato netre lati da frangie verdi e rosse.Ma il P. Daniel prova con ragioni evidenti chela detta bandiera non era lOrifiamma diSan-Dionigi che portavasi alia testa degli eser-citi Francesi, cominciando da Luigi il Grossofino ai tempi di Luigi XI. Nella Tavola 12 vipresentiamo al num. 1 Y Orifiamma di San-Dionigi , al 2 YOrifiamma della Casa dHarcourt.Negli eserciti Francesi si usò sempre lo sten-dardo reale, almeno quando il Re vi si trovavain perscgia. Lo stendardo di Filippo Augustoalla battaglia di Bouvines era di colore azzurro (1) V. Enciclopedia Arte Araldica Tav. i/\.
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*\ Armadure dePaladini ec. 61 sparso di fiordalisi. Gli storici del regno diCarlo VI. e di Carlo VII. parlano in varj luoghidello stendardo reale: sotto i regni di En-rico III. e di Enrico IV. si fa più volte men-zione della cornetta bianca, comedi una realeinsegna. Lungo tempo prima di Carlo VI. lostendardo reale aveva la croce dritta bianca,ma non si sa il colore del fondo: è però pro-babile eh esso fosse cremisino. L Orifiammanon era dunque lo stendardo del Re , cioè nontrovavasi sempre né ordinariamente nelle truppecomandate dal Re in persona. Esso era lo sten-dardo di tutto 1esercito, e veniva portato allatesta di tutti gli altri stendardi. Nella suddettaTavola vi presentiamo al num. 3 la Cornettabianca Reale, che deve essere distinta dallacornetta sparsa di fiordalisi che servì poscia distendardo alla cavalleria leggiere, e della qualevi presentiamo la figura al num. 4 (i). Verso il principio del XII. secolo SÌ usava Carroccio, appendere lo stendardo reale ad una lunga pe

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