File:Storia dei monumenti del reame delle Due Sicilie (1846) (14580836197).jpg

Identifier: storiadeimonumen01cava (find matches)
Title: Storia dei monumenti del reame delle Due Sicilie
Year: 1846 (1840s)
Authors: Cavagna Sangiuliani di Gualdana, Antonio, conte, 1843-1913, former owner. IU-R
Subjects: Micheletti, Pietro Volpicella, Scipione, 1810-1883 Corsi, Vencenzo Art
Publisher: Napoli : Stamperia e cartiere del Fibreno
Contributing Library: University of Illinois Urbana-Champaign
Digitizing Sponsor: University of Illinois Urbana-Champaign

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alubri acque, serge il nuovo Edificio ai Ioro agi edificalo dal Comune, quasi vestibolo del Tempio dalla natura consacratiad Igea ; che opportuno alla comodila desito , rende Castellamare neanco privo dquegli ornamenti , cotanto ricercali dal-l odierno vivere civile. La strada che nel davanti si soquella che con tanta magnificenza si v:costruendo per unire Castellamare a Sorrenio. <Jt I Bl SAKA. Non lungi v è questa prediletta collina, nome di poco dissimile di quello cluportava ai tempi di Carlo dAugii; elidonala dal secondo Aragonese a I Ncero (suo favolilo capitano), dal secoliscorso divenne stanza ricercala daieipi, poiché in essa ve quanto puòoffiire di vaghissimo la natura. Se Carlo 11° Irivedesse non la saprebbe ravvisare, poiche tanti abbellimenti ed estensione ricevida Carlo Borbone a noi. Ivi ombre, lasci vboschetti, aura purissima, perpetuo rm<che tempra gli ardori del Sirio. E se la gnivita di questa Opera comportasse le poelidie immagini, io non soprei meglio de
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vhtéf?t <!?/-Z/^^pfo LlPr i NOTE 361 scriverla che rapportando la voluttuosadescrizione del Tasso , del magico giar-dino di Armida. Nella state si raddoppia la popolazionedi Castellamare. Vi accorrono glinfer-mi a bere delle sue accpie: acidule, rosse,medie, sulfuree, ferrale, nitrale, miste.Ivi aere asciutto ed elastico, che tantocommendarono: Seneca , Plinio, Gale-no , serbando al presente le proprietà me-desime 5 ivi limpidissime acque e leggiere,anche predicale dagli antichi, ondè cheColumella chiamò Stabia celebre peisuoi fonti. Ivi ai raggi del saettante Sole matulinofanno argine le montagne, che ad orientefrapponendosi prolungano la frescura ,conservandola ancora quando nelle pros-sime ma meno favorite contrade , da piùore è cessata. Ivi fruita squisite, ed a pre-ferenza cocomeri) abbondanza di lattici-ni 5 ivi da ogni canto ville e casini pre-giati per lieta postura, per eleganza eperampiezza. Ne solamente la terra offre tanti

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