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Fu costruita nel 1548 come loggia aperta per i cittadini, su progetto di Galeazzo Alessi. Il nome “Angelo Pacis” trova il motivo nel tentativo di riappacificazione del Pontefice Paolo III Farnese, che dopo la costruzione della Rocca Paolina volle far costruire questa loggia con vista, come dono alla città. Era posta sopra il dirupo ( non c'erano ancora le scale di via delle prome) e ci si poteva riposare dopo la ripida salita . Come recita la scritta in latino nell’architrave, fu costruita durante il governo del legato pontificio Card. Tiberio Crispio per pubblica comodità: “PAULUS III PONT.MAX PUB. COMMODITATI PORTICUM EXTRUENDAM VIAM Q FACITUNDAM CURAVIT TIBERIO CRISPIO CAR. LEGATO”; ma essendo esposta a nord era soggetta al forte vento di tramontana* quindi fu trasformata in elegante oratorio rinascimentale nel corso dello stesso secolo, mediante la tamponatura degli archi . Come molte architetture dell’Alessi è costruita in laterizio e in travertino, è contraddistinta da elementi architettonici classici come le paraste doppie, gli archi (nel fianco) su cui poggiano mensole in travertino e l’architrave su tutto il perimetro. Sono tipiche anche le finestre orizzontali “a cartella” poste sotto l’architrave. L’interno ha le volte decorate con affreschi a grottesche. Nella pala d’altare era l’immagine di S.Michele Arcangelo e dell’annunciazione Nel 1573 l’edificio attiguo ha ospitato la prima sede dell'Accademia di Belle Arti “P. Vannucci”. L’ex chiesa/oratorio dopo essere stata per molto tempo magazzino della Biblioteca Augusta, recentemente è luogo per incontri culturali, e sede del fondo “Walter Binni” costituito da 15.000 volumi, donato dal grande intellettuale perugino.

• Proprio Walter Binni ispirandosi a questo luogo aperto al Nord ha scritto la poesia "La tramontana".