File:Radioricevitore a valvole, soprammobile - Museo scienza tecnologia Milano D1169.jpg

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radioricevitore a valvole, soprammobile - Ramazzotti - RAM RD30.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Ramazzotti RAM (progettista/ costruttore)
Title
radioricevitore a valvole, soprammobile - Ramazzotti - RAM RD30.
Description
Italiano: Radioricevitore soprammobile a cassetta in metallo, a sviluppo orizzontale. La parte alta della parete frontale è occupata da due scale di sintonia inserite in due piccole finestre con profilo in metallo a forma di scudo. Le scale sono uguali, con indicazioni numeriche da 0 a 100 per onde medie e lunghe in modulazione di ampiezza Sotto si hanno tre manopole per la regolazione del volume e della sintonia Sul lato sinistro si ha un selettore per le gamme d'onda e quattro boccole per collegamento fono, cuffie, altoparlante, amplificatore, rete elettrica La parte superiore della cassetta è apribile e, all'interno è visibile il circuito a 4 valvole supereterodina.
Funzione

Ricezione di frequenze radio ad onde medie e lunghe (da 200 a 2000m) a modulazione di ampiezza (AM) per la ricezione di programmi radiofonici Per l'ascolto andava collegato con una altoparlante esterno.

Modalità d'uso

L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia (IF 450kHz) alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante) esterno collegato.

Notizie storico-critiche
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Dai radioricevitori a cristallo di galena, privi di alimentazione e che permettevano solo l'ascolto in cuffia, si passa ai modelli a valvole che migliorano la ricezione e rendono possibile l'ascolto attraverso altoparlanti esterni collegati al radioricevitore Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939) Questo modello, all'epoca era venduto a Lire 1.680 L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Date between 1928 and 1930
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1928-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1930-00-00T00:00:00Z/9
Medium materiale plastico
Dimensions height: 21 cm (8.2 in); width: 40 cm (15.7 in)
dimensions QS:P2048,21U174728
dimensions QS:P2049,40U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
D 1169
Object history Pria, Carlo
References
  • Ravalico D. E. (1943) La Moderna Supereterodina, Milan
  • Soresini F. (1976) Breve Storia della Radio, Milan
  • Tarabella E. (1993) Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU)
  • Catalogo Antique (2006) Catalogo Antique Radio, {{{BIB4L}}}, p. 857
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current08:23, 21 May 2016Thumbnail for version as of 08:23, 21 May 2016853 × 1,280 (727 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Temporelli, Massimo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = progettista/ costruttore | BIB2G = Breve Storia della Radio | AUT1N = Ramazzot...