File:Motore aeronautico - Museo scienza tecnologia Milano D1004-1.jpg

Italiano: Motore a turbogetto con combustore formato da 8 camere di combustione tubolari. Il propulsore ha sezione circolare, con presa d'aria frontale. Nella parte anteriore è posto il compressore assiale a 12 stadi che convoglia e accellera il flusso dell'aria verso le camere di combustione. A valle dei combustori si trova la turbina assiale monostadio, che, azionata dal flusso dei gas combusti, mette in rotazione l'asse del compressore. Oltre la turbina è installato il postbruciatore terminante in coda con una spina per la regolazione del flusso.

Notizie storico-critiche

Testato nel 1948, questo motore deriva dal precedente modello della General Electric J35. Dal punto di vista tecnico è da notare l'adozione di un compressore assiale al posto del compressore centrifugo tipico dei motori a reazione inglesi; questa soluzione, si dimostrerà vincente, grazie al minor impatto frontale e alla possibilità di fornire rapporti di compressione maggiori. Questo motore, inoltre, fu tra i primi modelli di reattore ad essere dotato di postbruciatore, componente che permetteva un forte incremento della spinta per brevi periodi di tempo. Iniettando ed incendiando carburante nel flusso d'aria ancora ricca di ossigeno a valle della turbina, era possibile ottenere un aumento della temperatura e della pressione in grado di fornire forti aumenti della spinta; considerato l'alto dispendio di carburante e le alte temperature, l'utilizzo del postbruciatore era limitato alle fasi di decollo o in frazioni brevi di tempo. L'esemplare conservato dal Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" equipaggiava l'aeroplano North American FIAT F-86K esposto presso il Museo.