File:Locomotiva elettrica E.321.012 - Museo scienza tecnologia Milano D0324 dia.jpg

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Author
Tecnomasio Italiano Brown Boveri (TIBB) (costruttore)
Title
locomotiva elettrica - Gr. E 321-012 FS.
Description
Italiano: Locomotore elettrico a scartamento universale con rodiggio 1'C1', costituito da tre sale motrici accoppiate e una sala portante in testa e in coda. La trazione è garantita da due motori elettrici a 10 poli con 10 poli di commutazione, sistemati su un piano orizzontale all'interno della macchina La trasmissione alle ruote è ottenuta mediante una bella triangolare e bielle parallele di accoppiamento. L'equipaggiamento elettrico è coperto da una cassa con facce anteriore e posteriore di tipo poliedrico, verniciata di colore marrone.


Notizie storico-critiche
Il Governo italiano iniziò ad interessarsi all'elettrificazione ferroviaria con l'istituzione, nel 1897, di una commissione per lo studio della possibilità di una trazione elettrica; le ragioni di questa precoce attenzione risiedevano in motivi eminentemente economici: dipendendo esclusivamente dalle importazioni dall'estero per l'approvigionamento del carbone da utilizzare per muovere la locomotive a vapore, l'Italia fu all'avanguardia nella ricerca di fonti energetiche alternative per la trazione ferroviaria. In fase sperimentale, vennero messi alla prova tre diversi sistemi di trazione elettrica: a corrente alternata trifase, con sistema ad accumulatore ed infine a corrente continua a 650 volt e terza rotaia. Quest'ultimo sistema venne applicato sulla linea Milano-Varese-Porto Ceresio lungo la quale l'alimentazione era fornita da una terza rotaia laterale a corrente continua a bassa tensione e la captazione dell'elettricità avveniva mediante strisciamento di pattini di ghisa. Considerato il buon successo ottenuto su questa linea, il sistema a terza rotaia venne adottato anche per la rete metropolitana di Napoli nel 1925 ed esteso nel 1927 fino al tronco Pozzuoli-Villa Literno. Questo tipo di elettrificazione delle linee, pur avendo dato un sostanziale riscontro positivo, ebbe uno sviluppo limitato, messo in secondo piano dalla diffusione della linea di contatto aerea: le Linee Varesine continuarono ad adottarla fino al 1951, la tratta Bolzano-Brivio Oltradige fino al 1963 e la metropolitana di Napoli fino al 1935. I locomotori del Gruppo 321, apparsi nel 1923, derivano dalla rielaborazione del precedente Gruppo 320 del 1912, in particolare per quanto riguarda la parte meccanica. Dopo gli ottimi risultati ottenuti sulle Linee Varesine, nel 1927 venne commissionata una seconda serie di locomotori Gr. 321, con alcune modificazioni nel disegno della cassa, da utilizzare sulla linea metropolitana di Napoli. L'esemplare conservato presso il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" appartiene alla seconda serie di locomotori Gr. 321.
Date between 1927 and 1927
date QS:P571,+1927-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1927-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1927-00-00T00:00:00Z/9
Medium metallo
Dimensions Weight: 69 t (153,221.40 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
D 324
Object history Ferrovie dello Stato
References
  • De Cet M./ Kent A. (2007) Enciclopedia delle locomotive, Milan
  • Pocaterra R. (2006) Treni : Conoscere e riconoscere tutte le locomotive e i treni che hanno fatto la storia delle ferrovie del mondo, Novara
  • Cornolò G./ Pedrazzini C. (1983) Locomotive elettriche FS, Bologna, p. 42
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
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w:en:Creative Commons
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current20:12, 31 May 2016Thumbnail for version as of 20:12, 31 May 2016821 × 1,280 (638 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | BIB3D = 1983 | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, Manifattura, Artigianato | AGG1D = 2011 | AUT1R = costruttore | FTA2I = D0324_dia.jpg | AUT1N = Tecnomas...