File:Lettore di videocassette a bobine chiuse, sistema VHS PAL - Museo scienza tecnologia Milano 14870.jpg

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lettore di videocassette a bobine chiuse, sistema VHS PAL - Panasonic AG - 1000 B - E.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Matsushita Electric Industrial Co. (progettista/ costruttore)
Title
lettore di videocassette a bobine chiuse, sistema VHS PAL - Panasonic AG - 1000 B - E.
Description
Italiano: Lettore per videocassette VHS portatile con scocca in plastica grigia e maniglia in metallo La parete frontale è occupata dal vano per l'inserimento della videocassetta e dai comandi d'uso La videocassetta si inserisce attraverso uno sportello incernierato nella parte alta. Accanto si ha il tasto per l'espulsione. Attraverso lo sportello semiaperto sono visibili i fusi dove si inseriscono le bobine presenti nella videocassetta e le tre testine di riproduzione Sotto si hanno una boccola per il collegamento di comandi a distanza, due rotelle per il tracking, un tasto per la pausa e l'avanzamento rallentato, dei tasti colorati per avvio, stop, riavvolgimento, avanzamento, accensione Sul retro si hanno altre boccole di collegamento per antenna e audio e video interni ed esterni e un deviatore per altre funzioni tra cui video mode, autoplay, autorepeat, timer. È inoltre presente il cavo di collegamento alla rete elettrica con spina schuko.
Funzione

Riproduzione di immagini e suoni (video e audio) registrati su videocassette VHS PAL mediante collegamento ad un televisore.

Notizie storico-critiche
Dal primo televisore elettronico a valvole del 1927 a cura di Philo T. Farnsworth e dopo il primo modello commerciale del 1939 sviluppato dalla RCA, molti passi avanti sono stati fatti dal mondo della televisione In particolare l'idea della videoregistrazione nasce quasi contestualmente ai primi programmi televisivi, in ambito professionale. Preregistrare i programmi televisivi e mandarli in onda successivamente era un'esigenza particolarmente sentita Il primo tentativo sperimentale di videoregistrazione (ovvero di registrazione di segnali analogici audio e video su nastro magnetico) è stato effettuato da Peter Axon per la BBC nel 1949. Il sistema denominato VERA (Vision Electronic Recording Apparatus) registrava su nastro magnetico mediante testine magnetiche fisse come quelle dei registratori sonori. Registrava su nastro magnetico da 1/2 pollice in bobine aperte. Il problema di questo sistema era che il nastro doveva girare ad una velocità troppo elevata ovvero 5m/s perché i segnali video occupavano molto spazio e quindi spesso si spezzava L'americana Ampex, introdusse nel 1956 le testine magnetiche rotanti che incidevano sul nastro magnetico tracce verticali contigue, riducendo così gli spazi e la velocità di scorrimento (40cm/s): il primo videoregistratore commerciale utilizzava lo standard chiamato Quadruplex che utilizzava quattro testine magnetiche montate su un tamburo rotante. Registrava su nastro magnetico da 2 pollici in bobine aperte. Questo videoregistratore a valvole, di grosse dimensioni era riservato al mondo professionale delle emittenti televisive La tecnologia migliorò poi rapidamente con la scansione elicoidale e lo standard C nel 1978 ad un'unica testina rotante che registrava su nastro magnetico da 1 pollice in bobine aperte L'avvento dei transistor portò ad una riduzione di dimensioni e consumi che aprì la strada ad apparecchi di videoregistrazione per uso amatoriale e domestico Nel 1971 la Sony presentò il primo sistema di videoregistrazione professionale su bobine chiuse, l'U-matic con nastro magnetico da 3/4 di pollice in bobine chiuse. Da questo nacquero i primi sistemi per uso amatoriale Il primo standard di videoregistrazione su supporti removibili, di tipo amatoriale è del 1972, il VCR a cura della Philips. Registrava su nastro magnetico da 1/2 pollice in bobine chiuse che avevano però una durata troppo breve (30 minuti) Nel 1975 la Sony introdusse il Betamax prima per lo standard NTSC in uso in Giappone ed USA poi per lo standard PAL. Il Betamax registrava su nastro magnetico da 1/2 pollice in bobine chiuse Ma lo standard che si impose sul mercato fu il VHS (Video Home System) immesso sul mercato dalla JVC a partire dal 1976. Il motivo del suo successo fu principalmente il fatto che l'azienda decise di concedere liberamente la licenza di uso di questo formato a chiunque la volesse abbattendo così i costi nel giro di poco tempo. Il sistema VHS registrava su nastro magnetico da 3/4 pollici in bobine chiuse Nel 1979 la Philips e la Grundig provarono ad immettere un prodotto nuovo sul mercato. Il sistema Video2000 la cui videocassetta (nastro magnetico da 1/2 pollice in bobine chiuse) poteva essere registrata su entrambi i lati, ma anche questo sistema non ebbe successo nel confronto con il VHS La diffusione dei videoregistratori nelle case si ebbe nel corso degli anni '90 Negli stessi anni iniziano ad apparire i primi sistemi digitali di registrazione ed oggi la videoregistrazione analogica è stata soppiantata da quella digitale sia a livello professionale che amatoriale.
Date between 1976 and 1985
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1976-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1985-00-00T00:00:00Z/9
Medium materiale plastico
Dimensions height: 12 cm (4.7 in); width: 27 cm (10.6 in)
dimensions QS:P2048,12U174728
dimensions QS:P2049,27U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
14870
References
  • Coassin G. (2007) Video digitale : La ripresa : Guida completa, Milan, pp. 21−60
  • Solarino C. (1995) Per fare televisione : Manuale completo di apparecchiature, luci, studi, linguaggio, contenuti, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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