File:La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco (1895) (14783689632).jpg

Identifier: lachiesaeilconve00mala (find matches)
Title: La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco
Year: 1895 (1890s)
Authors: Malaguzzi Valeri, Francesco, 1867-1928
Subjects: San Michele in Bosco (Monastery : Bologna, Italy) Church buildings Church architecture Monasteries
Publisher: Bologna : Fava e Garagnani
Contributing Library: Getty Research Institute
Digitizing Sponsor: Getty Research Institute

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447, adì 4 de giugno,magistro Biasio da Bisono e m.° Domenicho da Luchano (sic)anno tolto a fare la tribuna della giesia insieme cum elcampanile e quelo del capitolo e di smaltare la giesia e divoltare el paradiso e la tribuna come pare per una scrittae più sotto: m.° Biaxe da Bixone de avere per parte dellavoro laveva tolto a fare, mesurato per m.° Checho dalabaco e sententiato per M.° Johanne negro e M.° Cristoforodi Zanetino L. 123, s. o. d. 6. Seguono le spese pei mu-ratori e poco dopo per la facciata della chiesa, costrutta dalNegri che vi intagliò la porta, le finestre, un rosone nel mezzoe li toresini: e allinterno il pulpito e una porta che mettevanel chiostro rettangolare del quale parleremo tra poco. La portaesterna corrispondente alla detta, pure lavorata dal Negri, rimanetuttora nella parete che sta ad attestare 1 ubicazione del chio-stro antico : è ad arco tondo, con fascia di macigno, ornata di ovolie palmette e sormontata dall emblema dell ordine olivetano, una
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PORTA DELLA CHIESADISEGNATA DA BALDASSARRE PERUZZI (1523) — 17 — croce sopra un monte di tre cime da cui nascono due ramid olivo l. Sebbene della chiesa del secolo XV non rimangano notiziepiù precise dei troppo laconici mandati di pagamenti agli artistipossiamo però arguire che era assai ricca, per quej tempo. La facciata colle finestre e il rosone ornati dal Negri mo-strava una ricca porta i cui- battenti erano stati lavorati inmetallo da un Giovanni di Zontino orefice. Se all interno lachiesa fosse adorna di pitture non risulta dai documenti. I libridella fabbrica ricordano però spesso nomi e notizie di pittoriche lavorarono per gli Olivetani in quel tempo. Oltre un m.°Benedetto pel quale troviamo alcuni pagamenti nel 1437, piùavanti e quando la chiesa era già finita, son ricordati un Ce-sare che eseguiva alcuni lavori non precisati secondo il disegnodatogli da frate Bernardo olivetano, un Matteo di Michele diVidizadego: nel 1462 Onofrio da Fabriano che dipingeva unSan Mic

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