File:La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV (1908) (14778875982).jpg

Identifier: lacasafiorentina01schi (find matches)
Title: La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV
Year: 1908 (1900s)
Authors: Schiaparelli, Attilio
Subjects: Architecture, Domestic Decoration and ornament, Architectural Interior decoration Renaissance
Publisher: Firenze : G.C. Sansoni
Contributing Library: Robarts - University of Toronto
Digitizing Sponsor: University of Toronto

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origiue orientale che vi sono rappresentati, Dario,Salomone, la regina Saba, Priamo, Enea, e i guerrieri e i di-gnitari che loro fanno corona, sono sempre vestiti delle stranefogge bizantine e turchesche dellepoca. Anche questo trattoparticolare - probabile reminiscenza del concilio per lunionedelle chiese greca e latina tenuto in Firenze nel 1439 - fu cer-tamente tolto dalle opere del Pesellino, poiché lo incontriamogià nei suoi Trionfi petrarcheschi e nella sua storia di Davide Golia. 1 Una tavola di maniera peselllniana che si conserva nella biblioteca Kos-settiana di Trieste, reca la data 1468. 2 Di moltissime pitture di mobili e miniature eseguite a Firenze intornoalla metà del Quattrocento e rappresentanti i Trionfi, parlano E. Muntz eil Principe dEssling in Petrarque (Paris, 1902) ; essi notano bensi che intutte si fa sentire una sola maniera, ma non giungono a determinarne lori-gine prima. LA STRUTTURA, LA FORMA E LA DECORAZIONE DEI MOBILI 283 : > ^Hj ; i j ■ i li! •
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a Cu•ih e?«S ci a So «ci ti: 284 CAPITOLO v Tra i pittori di mobili che adottarono la maniera peselli-niana, cosi numerosi e spesso cosi simili fra loro che riescedifficile discernere le varie personalità, due si distinguono daglialtri per caratteri ben definiti e per produzione copiosa. Il primo è quel medesimo artista che decorò di splendideminiature il Virgilio Eiccardiano. Nel Museo Kestner di Han-nover, nelle collezioni di lord Crawford in Inghilterra, Lancko-ronscky di Vienna e Jarves di New-Haven si conservano diversetavole di forziere rappresentanti episodi dellEneide1 e del-lOdissea, e le. favole di Fetonte e di Dafne, che già da piùduno vennero riconosciute opera di questo pittore ricco di fan-tasia, destro di mano, dalla tavolozza smagliante.2 Al noveroio aggiungerò una tavoletta del Museo di Pisa, che contiene ilratto di Ganimede,3 e le figure allegoriche dello sposo e dellasposa dipinte sui lati interni di due coperchi di forziere diproprietà di lord Crawford.

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