File:Iconologia di Cesare Ripa Perugina Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, (14746331535).jpg

Identifier: iconologiadicesa02ripa (find matches)
Title: Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dallo stresso autore di CC. imagini, e erricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione ..
Year: 1613 (1610s)
Authors: Ripa, Cesare, 1560-1645 Duke University. Library. Gilbert Collection
Subjects: Emblem books, Italian Emblems
Publisher: Siena, Matteo Florimi
Contributing Library: Duke University Libraries
Digitizing Sponsor: Duke University Libraries

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tata, & il Leone per la Forzi,,il come chiaramente fi vede effere iJ fuo vero Gieroglifico.FECONDITÀ. DONNA incoronata di Senapa, tenga con le mani vcrfo il fcn©r Acaniho, da alcuni riputato il Cardcllo, con li figliuolini dentro ilnidO) alli piedi da vn canto vna Gallina con i fuoi pulcini appena nati dueper vuoua,da laltro càto vna lepre c6 i fuoi parti màdati fuora di frcfco.La fecondità e la maggior felicità, che pofla haucre vna donna maritata :poiché per mezo di quella produce i frutti > da lei nel Matrimonio con-»dcfìdenoafpetcati : attefo che per antico inilinto di natura énccsffaria^ à gU DI CESAKE B:ITA: \4é t gÌ*haommi la procreatone de i figliuoli, il che anco è to^i manifclì»ne iibruti.Tutci gli ammali naturalmente cercono dà acquiftarfi prole,& fuccersione, ancorché non ne fperino vcilicà alcuna : ma che maggiore▼tilitàfChe miglior ricchezza che li figliuoli ì Fdc €iiò tJHaterpofefsÌ9 pulcberrima Et fotmiiuitiisfp itti fwt Uberi hom*
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, i^ j Piffc Euripide in Mcleagro,felici fono ripumiqueUi padri ,^ ^tóic i; ,iBiadn,che haai)0€opia di molti buoni figliuòli jOmàfchiiOfcmn^ino» / j&hc fieno, come mantiene Ariftotile nel primo della Retcorica • Sj come vjj ,vnh uomo che poflicdc mol titudinedi amici^hà più potcHà4\ quello^chc :> non ha niuno amico,cofì moJio più può vn Cittadino, che habbia nume» rofà prolcyche quello, che non ha niuna,o ucro poca ; Tra li rari ellèmpii di fchcità humana, racconta Plinio lib.7. cap. 44. di Cecili© Metello Ma*- ce$lonico,chc hcbbe qusttip iiglaioli, vno Precorc^S^tre Coniuli^dui trionfali, & vno CeuK/rc,e nei niCdv^limo lib>.cap. ij .nwfra,tl^u aJa rtio;rr *èM reONyOtOGi ji , \c te lua klci(iiiìtiflgliuoJi,wnclif inipoti) òC cheitra Generile Nuoreitwt^^cllicàelolaJutauaaoinomedi padrearriuauano ì^j. Metteaxicpdhauer trpuato, ne gli atti de tempi dAuguAo iiel luo duodecimo confola-to,che Caio CnlpinoHiJarc da FicfoJc, con fette figliuollmafchi, e.^

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