File:Iconologia di Cesare Ripa Perugina Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, (14723293016).jpg

Identifier: iconologiadicesa02ripa (find matches)
Title: Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dallo stresso autore di CC. imagini, e erricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione ..
Year: 1613 (1610s)
Authors: Ripa, Cesare, 1560-1645 Duke University. Library. Gilbert Collection
Subjects: Emblem books, Italian Emblems
Publisher: Siena, Matteo Florimi
Contributing Library: Duke University Libraries
Digitizing Sponsor: Duke University Libraries

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la lingua, rePandi ne la f.e a_-,fr.Kitamente morta. Per lo quale fatto fu da indi in poi nei ni mere depiù cari del Re AleUàndro, & ciò ^li fu fcab. per Talix a! goi e -ne delJiflati, & ali eternità della gloria. Volendo rapprefèntareqLcfta £_«^Lra àcauallo in qualche mafchcrata, o in altro^ fé gli ^rà la liaigua in ìì^ììIio >6cil leone morto fopra il cimiero. i^rdire vltlmo, e? tiecefpzro* H^^omo armato di tutte le armi, ò iTa a cauallo, ò a ptSi era h (-/Jìznella detemano, intofnoalcualeviiàràqLe^omotto.PER TELA PER HOSTES»KeIa fini^ra mano vnofeudo, ouclìia fcoinito, od.^;>ìnt6 rzCirz»Iifeó>^chccoriaa;u£.a biig-ia contro IaAIìC kiiciate J« i ncu-ci rena .TO I C ONO LOCI -A am.ocV di fcamparc combattendolo di celiar morto valorofanicnte fjpijnciriici. Ei larornoallorlo di detto Icudò vilàra Icncto quel vcriodi--Vi :^\\io :: Vnajalus yiSiis y nullam (pcrare fdutem. Qij:flj, ch.e.noi dxciaiiio- vlumo, e neceJiaiua ardixe, èvna certa fpe^
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^ifdi fott^tzri impròpriaCòif) détt^da ^^rìsotele,i-ercliepilo efe-e, &;J.fijol cflicre porto mopcra ordihariainencc, o pé; acq6ifto dhonore, o pet*timore di ma!e auuenire^ó per opera deiJirajO deJJa iperanza, opérJa po-ta confiderizioncdcliiinniinciite rciicoio) nonper aniordi quello uc-PO vC beilo ,,che è fine della virtù.rartiiaturaj& la Ipada col mottOjinoflra-jiOjche gran refìRenza è liC^elìarilsima in ogni pencolo. Etioicudocol CauaJiero, che corre contra i nemicijinoflra quello, chehabbiamodè:t(vladilpcrationeeiìcrmoke uoltecagione difaluie^ma non Lcra,.&jcxfctta fortezza, coÀiicfic-detÉOv! l CESARE RIPJ. Si A R T E. MATRONA con vna mii.fioueila,& yxia lieua nella mano deflra, &nella flniftra con una ixanima d ; iuocc. 1 utte larti che uiano ini)rLn^cnti,.&ii.;:chine CcJie fcno^noJte) ridacono la for<:a yle^ie loro prò uè alla d.niOfUtatitìi-e dei circolo, cda clo ri-cenonole loro ng.oni jSl il lorofl;.bilii. enio,& j er: iì d.

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