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Italiano: Sebastiano Galeotti (Firenze 1675 – Mondovì 1741) Figura allegorica del Mondo

Acquerello grigio, china color seppia e tracce di matita Misure 178 × 178

Pittore e frescante, si forma a Firenze presso Alessandro Gherardini, trasferitosi a Bologna lavora per Giovan Gioseffo Dal Sole. All’inizio del XVIII secolo riceve le prime commissioni dalla famiglia Farnese, in particolare dal duca Antonio Farnese, che diventerà suo protettore. A capo di un vero e proprio “cantiere mobile” gestito con doti da moderno imprenditore ottiene importanti commissioni al servizio di regnanti, famiglie nobili e ordini religiosi a Milano, Como, Piacenza, Parma, Genova per fare solo qualche esempio. Nel 1722 si reca a Torino chiamato da Filippo Juvarra per affrescare la volta dell’atrio del Castello di Rivoli. Nel 1729 si trasferisce definitivamente con la famiglia a Genova dove affresca alcune sale del prestigioso Palazzo Spinola. Il disegno rappresenta un satiro seduto la cui complessa torsione del corpo è uno splendido esempio di stile barocco. L’avambraccio destro appoggiato ad un flauto di Pan, dalla schiena spunta un bastone nodoso, la testa cinta da una corona di foglie sono – per Galeotti – gli attributi che caratterizzano l’allegoria del Mondo. Il tema, a volte più prevedibilmente interpretato come un semplice satiro è documentato in tre affreschi e due disegni. Qualche abrasione al verso e minime mancanze lungo il bordo destro del foglio, leggero omogeneo ingiallimento del supporto cartaceo.

Bibl: R. Dugoni, “Sebastiano Galeotti”, Allemandi, Torino, 2001. Scheda tecnica di Matteo Crespi, Il bulino antiche stampe Milano, 2012.