File:Camera a nebbia a diffusione - Museo scienza tecnologia Milano 11024.jpg

Italiano: Dispositivo cilindrico costituito da due parti. Quella inferiore in polistirolo, dipinto di nero, quella superiore in vetro parzialmente coperto con una plastica adesiva nera Nella parte inferiore è presente una grossa molla posta in verticale con sopra un disco in polistirolo sul quale poggia una lamina circolare in metallo. Sopra a questa è presente un pesante disco in metallo con due manici laterali. Su questo poggia la parte superiore chiusa superiormente da un coperchio in metallo e vetro con un foro e una boccola. Lateralmente, in corrispondenza di uno dei punti trasparenti è collocata una mascherina in polistirolo e vetro per l'osservazione delle goccioline che si creano nella camera.

Funzione

Camera a nebbia ad uso didattico Era utilizzata per rendere visibile il cammino delle particella alfa emesse da un preparato radioattivo.

Modalità d'uso

Nella parte inferiore della camera si dispongono alcuni pezzi di ghiaccio secco per stabilire un gradiente di temperatura tra base superiore e fondo della camera stessa. Nella parte superiore si mantiene la presenza di liquido (tipo alcol metilico) per che garantisce la saturazione del vapore. La molla spinge i pezzi di ghiaccio contro il fondo della camera. Nella zona superiore si crea una zona stazionaria di condensazione di vapore d'alcol (acqua e metanolo) sovrassaturo. Sul coperchio della camera si dispone la sorgente radioattiva. La particella alfa carica che entra nella camera ionizza gli atomi con i quali si scontra e attorno agli atomi ionizzati si formano delle goccioline (nebbia). Attraverso le pareti trasparenti si osservano quindi i percorsi delle particelle alfa (che possono anche essere fotografati) La boccola serve per applicare una tensione per eliminare gli ioni prima di effettuare un'altra osservazione.