File:Andamento e ragioni delle chiamate al numero rosa nazionale italiano 1522; trimestri degli anni 2018-2024.svg

Il primo periodo [1] - immediatamente recente - che registra un aumento di chiamate è quello dell’ultimo trimestre del 2023 e del primo trimestre del 2024. Nell’ultimo trimestre del 2023, più precisamente l’11 novembre del 2023, è avvenuto l'omicidio di Giulia Cecchettin. L'uccisione della studentessa di 22 anni da parte del suo ex fidanzato ha suscitato notevole indignazione, generato manifestazioni pubbliche e stimolato un vasto dibattito sul tema del femminicidio. Si può presumere che questo evento tragico abbia portato anche molte persone a denunciare situazioni di violenza che perduravano da anni. Sui dati forniti dall’Istat riguardanti il numero di emergenza 1522, si trovano anche delle tavole che analizzano, sul totale delle chiamate ricevute dal 2018 a metà del 2024, quante vittime, o quante persone segnalanti un caso di violenza altrui, riportano una frequenza dell’atto violento. Il 65% dei casi di violenza subiti o segnalati, sono casi in cui viene dichiarato che la violenza durava da anni; il 24% sono casi in cui la violenza durava da mesi; il 5,7% riporta casi in cui la violenza si è verificata poche volte, e solo il 4,5% riporta casi in un singolo episodio di violenza.

Il secondo periodo [2] a registrare un aumento di chiamate significativo è quello del secondo trimestre del 2020, in concomitanza dell'inizio dell'emergenza Covid. A ricordare qualche data: Il 5 Marzo 2020, vengono chiuse scuole e università: Il 4 maggio inizia la prima fase di allentamento; solo il 3 giugno verrà permessa la circolazione tra regioni. è importante fare luce sul fatto che la violenza domestica è il comportamento abusante di uno o entrambi i compagni in una relazione intima di coppia, quali il matrimonio e la coabitazione, ed è lo scenario più comune all’interno dei casi di violenza di genere. Sempre nelle tavole di dati forniti dall’Istat riguardanti il numero di emergenza 1522, sul totale delle chiamate ricevute dal 2018 a metà del 2024, vengono segnalati i principali luoghi di atti violenti: l’87,1% dei luoghi di atti violenti riportati corrisponde alla propria casa; (il 2,7% corrisponde alla strada; il 2,3% alla casa altrui; l’1,9% al luogo di lavoro; l’1% a un locale pubblico; lo 0,5% all’automobile; il 4,5% ad altro).

 

This image was created with RAWGraphs, then edited by the author