File:1931-09-20-Arrigo-Mosca-lettera-a.jpg

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Italiano: Lettera scritta da barcellona il 20.9.1931 da Arrigo Mosca al padre Antonio Mosca in via Savenella, 40 Bologna
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Source Archivio privato di Albertomos
Author Text: Arrigo Mosca (1903-1994).
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Italiano: Il testo recita:

Barcellona, 20 settembre 1931

Carissimo babbo, ecco dunque un momento di quiete per scriverti e darti mie notizie. Dopo la mia partenza da Bologna, sono rimasto in Torino fino al 4 settembre dove mi sono occupato di fare visite ad installazioni per teatri, ed a prendere accordi con la ditta. Arrivai qui il sabato 5 sett. A mezzogiorno dopo un discreto viaggio, e subito sono stato preso da tutte le faccende rimaste in sospeso durante la mia. assenza. Il giorno lo ripartivo per Madrid per continuare le trattative di un lavoro, ed ho fatto ritorno soltanto mercoledì 16 scorso. Ora poi sono in attesa di ripartire di nuovo fra pochi giorni, vedi dunque quanti chilometri. Sono partito da Bologna soli trenta giorni fa e mi sembra già un secolo; nota che in questi venti giorni ho già percorsi tremila chilometri in 61 ore di viaggio. Del resto però non mi stanco perché il cambiamento continuo dà distrazione. Ricordo con un vero piacere e rammarico i pochi giorni passati in montagna, e poi a Bologna; e ritorno a quella tranquillità con la mente nei momenti di maggior stanchezza.. E mi ricordo di essere vissuto vicino alla mia famiglia, come se fosse un sogno, un bel sogno. Ma spero a Natale di poterlo ripetere. Al mio arrivo a Barcellona il giorno 5 u.s. trovai la città in piena rivoluzione; circolazione delle automobili impedita, gente chiusa in casa, fucilate senza scrupoli e ….(proprio vero) barricate alzate in due o tre punti. Io arrivai dopo il punto culminante, il giorno prima la truppa aveva combattuto per diverse ore con un nucleo di 150 individui fortificati in una casa e muniti di tutto il necessario, fucili, mitragliatrici, bombe ecc.. Così ebbi del bello e del buono a far trasportare la valigia a mano, perché tutti si rifiutavano. Però all’indomani del mio arrivo, la domenica, tutto si mise in regola, cessò lo sciopero e venne la calma, che dura ancora. Si vede che la mia presenza ha avuto il suo buon effetto!!! Ed era da un mese che duravano i pasticci del genere per le strade. Gli affari della ditta non vanno proprio male ed anzi se ne prospettano altri di molto interesse. Tuttavia la gente si lamenta ed il movimento commerciale diminuisce. Mi son dato conto che non soltanto io ho viaggiato ma anche tu e l’Ornella; ho gradito molto la cartolina da Venezia. Quanto tempo sei rimasto? Che impressione hai avuto di quei luoghi? Son certo che ne sarai entusiasta poiché Venezia la sento decantata da tutti, anche da molti stranieri che l’hanno vista. Ora sarai a Bologna suppongo occupato dai tuoi affari; si risolve qualche lavoro? Peccato tu non sia qui ove lavori ce ne sono parecchi nonostante la situazione; una città grande dà sempre molte più possibilità di una piccola. Ma chissà che non si possa in seguito studiare il modo perché tu possa venire a eseguire lavori qui! Certo che le spese di viaggio sono forti, bene me ne accorgo io, che sono arrivato a Barcellona con tutte le riserve finite nonostante un versamnto fattomi a Torino di L.1500-. Per buona fortuna concorse la ditta al rimborso di molte spese ma nonostante anch’io ho speso parecchi biglietti da 100.- Tino ha ripreso i suoi studi? Credo di sì, e credo anche che studierà di buona voglia. Aspetto poi da lui qualche riga. All’Ornella dì che lavori meno e se la penda meno per l’ufficio, tanto non lo riconoscono il lavoro che fa, almeno a base di lire. Spero ed auguro che ti conservi in buona salute come quando ero a Bologna, come lo spero per tutti. Molti baci a Tino all’Ornella, alla mamma per parte mia. Un abbraccio e baci dal vs. aff.mo Arrigo.

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